Terrore in Iran: almeno 24 morti
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22 settembre 2018
Almeno 24 sono i morti causati dall’attacco terroristico avuto luogo durante una parata militare ad Ahvaz, nella provincia iraniana del Khūzestān. 54 sono invece i feriti. Due degli assalitori sono rimasti uccisi, altri due sono stati arrestati. L’Agenzia di stampa della Repubblica Islamica ha riferito come i terroristi fossero vestiti con divise militari. Tra le vittime un giornalista e 8 Guardiani della rivoluzione.
Rivendicazioni[]
Sono arrivate due rivendicazioni: una dal Movimento arabo di lotta per la liberazione di Al-Ahwaz, l’altro dallo Stato Islamico (attraverso l’agenzia di stampa Amaq).
Reazioni[]
Mohammad Javad Zarif, Ministro degli affari esteri dell’Iran, ha commentato: “Terroristi reclutati, addestrati e pagati da un governo straniero hanno attaccato Ahvaz […] L’Iran ritiene gli sponsor dei terroristi regionali e i loro padroni statunitensi responsabili di tali attacchi. […] Il governo risponderà velocemente e decisamente a difesa delle vite iraniane.”
Fonti[]
- «Iran, spari sulla parata militare: 24 morti e 53 feriti. Il gruppo Al-Ahwaz rivendica. Il governo: “Pagati da sauditi e Usa”» – Il Fatto Quotidiano, 22 settembre 2018
- «Iran, attacco a una parata militare: morti e feriti» – TGCOM 24, 22 settembre 2018
- «Iran, lʼIsis rivendica lʼattacco alla parata militare» – TGCOM 24, 22 settembre 2018
August 17, 2016
Giochi olimpici 2016: nuovi record mondiali nell\’ultima finale di sollevamento pesi
Giochi olimpici 2016: nuovi record mondiali nell’ultima finale di sollevamento pesi
mercoledì 17 agosto 2016
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Stanotte si è conclusa al Riocentro l’ultima finale di sollevamento pesi di questi Giochi olipmici, quella della categoria oltre 150 kg maschile. Una finale da record per il primo medagliato con l’oro georgiano Lasha Talakhadze e per l’iraniano Behdad Salimi, che hanno rispettivamente segnato il record allo strappo e nel punteggio totale. L’iraniano non arriva però al termine della finale, poiché ha fallito tutti e tre i tentativi di slancio, successivi a quelli di strappo.
Quella di Lasha Talakhadze è anche la prima medaglia d’oro vinta dalla Georgia in questi Giochi.
La finale[]
Lasha Talakhadze supera il precedente record mondiale di 212kg nello strappo, detenuto proprio da Salimi, sollevando in successione 205, 210 e infine 215 kg. All’ultimo tentativo di strappo, Behdad Salimi si riappropria del record di strappo sollevando progressivamente 216 kg (206 e 211 nei tentativi precedenti).
Arriva il momento degli slanci, e qui l’iraniano fallisce tutti e tre i tentativi di slancio cercando di sollevare 245 kg, che sommati a quelli dello slancio avrebbero potuto farlo salire sul primo gradino del podio; egli esce quindi dalla classifica. Al contrario Talakhadze compie correttamente tre slanci, da 242, 247, infine 258 kg; la sommatoria dei due sollevamenti migliori lo porta a superare il precedente record mondiale, appartenuto sempre a Salimi, di 472 kg sollevati, arrivando a 473 kg totali.
L’iraniano rimane comunque detentore del record mondiale di sollevati 263,5 kg nello slancio.
Medaglia d’argento per l’armeno Gor Minasyan che ha totalizzato 451 kg (190 più 227 kg), e medaglia di bronzo per un altro georgiano, Irakli Turmanidze, che totalizza 448 kg (207 più 241 kg).
I due georgiani sono tra l’altro gli unici che non sono incorsi in fallimenti di tentativo.
La rabbia degli iraniani[]
Salimi ed il suo allenatore Sajjad Anoushrivani ritengono che ci sia stato un complotto contro l’iraniano, questionando in particolare sul fatto che il primo slancio era stato invalidato dopo il cambio di decisione di due giudici. Gli animi si sono scaldati fino a dover chiedere l’intervento della polizia per ripristinare l’ordine al banco della giuria. Un’altra considerazione che urta gli iraniani è il fatto che Talakhadze in passato subì una squalifica di due anni per essersi dopato (pratica assai comune nel sollevamento pesi).
I tifosi iraniani hanno mostrato del dissenso durante la premiazione.
Fonti[]
- [EN] – Danny Quin «Weightlifting recap: Lasha Talakhadze takes gold, sets new world record» – NBC Sports, 17 agosto 2016
- [EN] – Tamar Svanidze «Georgia Wins First Olympic Gold in Rio, Sets New World Record» – Georgia Today, 17 agosto 2016
- Paolo Brusorio «Sollevamento pesi, rissa tra i colossi dei Giochi: interviene la polizia» – La Stampa, 17 agosto 2016
February 17, 2014
Colloqui sul nucleare iraniano: \”inutili\” secondo Khamenei
Colloqui sul nucleare iraniano: “inutili” secondo Khamenei
17 febbraio 2014
L’ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema dell’Iran, pone una forte ipoteca sui colloqui del gruppo 5+1 per il controllo del programma nucleare iraniano. «Non porteranno da nessuna parte» e, ancora, «non sono contrario ai negoziati, ma ripeto che non sono ottimista, non poteranno da nessuna parte», ha dichiarato, secondo quanto riferito dal sito web Tebanak.
Secondo Khamenei i colloqui sarebbero “inutili”, «gli Usa sono ostili ai principi della rivoluzione islamica iraniana» e agirebbero unicamente per ragioni di immagine. Ciò nonostante, si dichiara intenzionato a rispettare gli accordi e sostenere la trattativa.
Fonti[]
- «Iran, Khamenei: colloqui sul nucleare non porteranno a nulla ma rispetteremo gli accordi» – La Repubblica, 17 febbraio 2014
- 17 febbraio 2014
February 6, 2013
Storica visita di Ahmadinejad in Egitto
Storica visita di Ahmadinejad in Egitto
mercoledì 6 febbraio 2013

Il presidente egiziano Mohamed Morsi.
Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad è arrivato ieri al Cairo, in Egitto, per una visita ufficiale nel paese e per partecipare al dodicesimo summit dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica, previsto oggi e domani. Si tratta del primo viaggio nel paese dal 1979, anno della rottura delle relazioni con l’Egitto in seguito alla rivoluzione iraniana (l’Egitto accolse lo shah di Persia, Mohammad Reza Pahlavi, in fuga) e alla pace con Israele. Il summit ha intenzione di discutere la crisi siriana, argomento su cui le due nazioni non trovano ancora un accordo.
Nella giornata di ieri Ahmadinejad ha incontrato Ahmed el Tayyeb, imam dell’Università al-Azhar e massima autorità dell’islam sunnita. Nonostante la diversa fede del presidente iraniano – di tradizione sciita – entrambi sono convinti della possibilità di una ripresa delle relazioni diplomatiche bilaterali. Un primo segnale era giunto nell’agosto scorso quando all’incontro a Teheran del Movimento dei paesi non allineati i due presidenti si erano incontrati: l’Egitto ha trasmesso la presidenza del movimento al presidente iraniano.
Fonti[]
- Rodolfo Calò «Ahmadinejad al Cairo, prima visita da 1980 di presidente Iran» – ANSA Med, 4 febbraio 2013
- Francesca Paci «Ahmadinejad al Cairo, la prima volta per un leader iraniano dal 1979» – La Stampa, 5 febbraio 2013
October 28, 2012
Iran: sparatoria tra clan, uccisa 49enne siciliana
Iran: sparatoria tra clan, uccisa 49enne siciliana
domenica 28 ottobre 2012

La bandiera del Lorestan
Nella notte tra martedì e mercoledì, nella regione del Lorestan in Iran, è stata uccisa una messinese di 49 anni, a causa di una lotta tra clan rivali in cui era rimasta coinvolta.
La donna era in Iran come turista, accompagnata dal marito, di cittadinanza italiana ed iraniana. Il marito, di circa 50 anni, è ferito, mentre la salma della moglie verrà portata a Teheran per procedure di rito.
Fonti[]
- Felicia Rinzo «Iran: siciliana morta in guerra tra clan» – i Giornali di Sicilia, 26 ottobre 2012
- «Iran, siciliana uccisa nella regione del Lorestan» – la Repubblica, 26 ottobre 2012
September 5, 2012
Iran: per Ahmadinejad l\’effetto delle sanzioni è «come la guerra»
Iran: per Ahmadinejad l’effetto delle sanzioni è «come la guerra»
mercoledì 5 settembre 2012
Il Presidente dell’Iran Mahmud Ahmadinejād ha affermato ieri che l’effetto delle sanzioni economiche imposte dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti sul programma nucleare iraniano è «come la guerra»; e ha aggiunto «[…] stiamo lavorando per bypassarle giorno e notte».
Il commento, in diretta televisiva, costituisce la prima ammissione da parte di un personaggio importante dell’Iran dell’impatto delle sanzioni. Queste comprendono restrizioni finanziarie e il divieto da parte dell’UE di esportazione di petrolio greggio, da cui l’economia iraniana riceve l’80% del reddito estero. Nella sua ultima relazione mensile, l’OPEC ha affermato che l’esportazione di petrolio greggio iraniano è scesa a 2,8 milioni di barili al giorno, il livello più basso degli ultimi vent’anni. Il leader supremo del paese, l’Āyatollāh Alī Khāmeneī, ha descritto la dipendenza dell’economia iraniana dalle esportazioni di petrolio come “una trappola” risalente alla rivoluzione iraniana del 1979, da cui il paese dovrebbe liberarsi.
Barili di petrolio
Tra le misure adottate dall’Iran per aggirare le sanzioni c’è anche il cambiamento di bandiera da parte delle navi cisterna, inizialmente battendo le bandiere di Cipro e Malta e, più recentemente, di Tanzania e Tuvalu. Nel mese di agosto, i registri di navigazione di queste ultime due nazioni hanno ceduto alle pressione dei legislatori statunitensi, non accettando più le navi iraniane. Howard Berman, politico del Partito Democratico, membro della commissione degli Affari Esteri della Camera, ha poi commentato: «L’Iran sta imparando, nel modo più duro, che noi non demorderemo nell’applicare sanzioni paralizzanti sul regime, e gli altri stanno imparando che eludere le sanzioni internazionali è una strategia perdente».
Ieri Ahmadinejād ha anche predetto che l’Iran avrebbe superato gli effetti della sanzione, pur riconoscendo che i controlli finanziari incidono pesantemente sulla capacità del paese per le necessità di base.
Fonti[]
- [EN] – Marc Burleigh «Iran has ‘problems’ selling oil: Ahmadinejad» – Agence France-Press, 4 settembre 2012
- [EN] – Nasser Karimi «Iran: West launches sanctions war against Iran» – Associated Press, 4 settembre 2012
Collegamenti esterni[]
- [EN] – «Iran: West launches sanctions war against Iran» – TVZN, 22 agosto 2012
- [EN] – Howard Berman «Howard Berman Statement on Tuvalu’s Decision to Deregister Vessels Owned by Iran, Ending Reflagging Effort» – United States House of Representatives Foreign Affairs Committee Democrats, 21 agosto 2012
- [EN] – Ayesha Rascoe «US should stop Tuvalu reflagging Iranian ships-US lawmaker» – Reuters, 14 agosto 2012
- 5 settembre 2012
- Pagine che richiamano file inesistenti
September 28, 2009
Iran: i nuovi test missilistici allarmano la comunità internazionale
Iran: i nuovi test missilistici allarmano la comunità internazionale
lunedì 28 settembre 2009

Missile iraniano
I recenti test missilistici compiuti in Iran hanno raggiunto il loro obiettivi balistici, confermando la loro efficacia bellica nell’ambito di esercitazioni annuali, come riportato da Hassan Ghashghavi, portavoce del Ministero degli Esteri iraniano. I test comprendevano il lancio di missili di differente gittata, fino a 2000 km, distanza che sarebbe sufficiente per raggiungere diversi stati del medio-oriente, nonché il territorio israeliano e le basi statunitensi presenti su quel territorio.
Ipotesi, quest’ultima, rafforzata ulteriormente dalle ultime dichiarazioni del ministro della difesa iraniano, Ahmad Vahidi, che ha espresso tramite la televisione statale che, nel caso Israele attaccasse l’Iran «il risultato sarà che il regime sionista [Israele] esalerà l’ultimo respiro».
I test balistici sono avvenuti inoltre in un momento di particolare attrito internazionale a causa della scoperta, qualche giorno fa, del secondo impianto di arricchimento dell’uranio non dichiarato, a Qom, nell’area centrale dello stato iraniano.
La risposta degli Stati Uniti, anche sotto la spinta del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha affermato «È giunto il momento di agire» (dialogando telefonicamente con il presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, e diversi membri del Congresso), non esclude – secondo quanto dichiarato dal presidente Obama – l’opzione militare.
Fonti[]
- «Iran, via ai test missilistici» – il Tempo, 27 settembre 2009
- «Iran: prove di guerra, testati supermissili. Casa Bianca, Una provocazione» – Asca, 28 settembre 2009
- «Iran mette inguardia Israele» – Ansa, 28 settembre 2009
- «Iran: missili hanno centrato target» – Ansa, 28 settembre 2009
- «Nuova sfida di Teheran all’Occidente, lanciato missile a lunga gittata» – Adnkronos, 28 settembre 2009

Wikivoyage ha un articolo su Iran.
- 28 settembre 2009
August 11, 2009
Iran: liberata un\’impiegata dell\’ambasciata francese
Iran: liberata un’impiegata dell’ambasciata francese
martedì 11 agosto 2009
L’Eliseo rendo noto che un’impiegata dell’ambasciata francese a Teheran, Nazak Afshar, è stata rilasciata oggi, anche se rimane incriminata con l’accusa di spionaggio. La donna fa parte delle oltre cento persone imputate nel processo di massa che si sta svolgendo dopo i tumulti seguiti alle elezioni del 12 giugno. Oltre all’accusa di spionaggio, la donna è anche accusata di complotto da parte dell’Occidente volto a destabilizzare il governo dell’Iran. La liberazione della donna è avvenuta dopo una forte attività diplomatica. Il presidente francese Sarkozy ha avuto modo di parlare al telefono con la donna dopo l’avvenuta liberazione.
Pochi giorni più tardi, in data 16 agosto, è stata rilasciata su cauzione anche la ricercatrice francese Clotilde Reiss, in carcere dal primo di luglio. La somma è stata versata dal governo francese in cambio della possibilità per la ragazza di attendere la sentenza presso l’ambasciata, come reso noto dal ministro degli esteri francese Bernard Kouchner.
Articoli correlati[]
- «Iran: inizia il processo contro i dimostranti» – Wikinotizie, 2 agosto 2009
Fonti[]
- «Teheran, scarcerata impiegata dell’ambasciata francese» – Reuters, 11 agosto 2009
- «Iran, liberata impiegata ambasciata» – TgCom, 11 agosto 2009
- «Iran/ Liberata la dipendente dell’ambasciata francese. Per Clotilde si apre uno spiraglio» – Affari Italiani, 11 agosto 2009
- «Iran: Clotilde Reiss uscita di prigione» – Ansa, 16 agosto 2009
- 11 agosto 2009
Iran: liberata un’impiegata dell’ambasciata francese
martedì 11 agosto 2009
L’Eliseo rendo noto che una impiegata dell’ambasciata francese a Teheran, Nazak Afshar, è stata rilasciata oggi, anche se rimane incriminata con l’accusa di spionaggio. La donna fa parte delle oltre cento persone imputate nel processo di massa che si sta svolgendo dopo i tumulti seguiti alle elezioni del 12 giugno. Oltre all’accusa di spionaggio, la donna è anche accusata di complotto da parte dell’Occidente volto a destabilizzare il governo dell’Iran. La liberazione della donna è avvenuta dopo una forte attività diplomatica. il presidente francese Sarkozy ha avuto modo di parlare al telefono con la donna dopo l’avvenuta liberazione
La ricercatrice francese Clotilde Reiss resta invece ancora in prigione. L’ambasciatore iraniano a Parigi, Seyed Mehdi Miraboutalebi, ha affermato che la donna potrebbe ottenere la libertà a condizione che rimanga nell’ambasciata francese fino al termine del processo. Il governo francese non ha però fino ad ora accettato tali condizioni.
Articoli correlati
Fonti
- «Teheran, scarcerata impiegata dell’ambasciata francese» – Reuters, 11 agosto 2009
- «Iran, liberata impiegata ambasciata» – TgCom, 11 agosto 2009
- «Iran/ Liberata la dipendente dell’ambasciata francese. Per Clotilde si apre uno spiraglio» – Affari Italiani, 11 agosto 2009
August 3, 2009
Iran: Khamenei conferma Ahmadinejad alla presidenza
Iran: Khamenei conferma Ahmadinejad alla presidenza
lunedì 3 agosto 2009
L’ayatollah Alī Ḥoseynī Khāmeneī, in una cerimonia pubblica, ha confermato Mahmoud Ahmadinejad alla presidenza dell’Iran, nonostante i mesi di proteste degli oppositori politici che avevano duramente contestato il risultato elettorale, denunciando brogli in favore di Ahmadinejad, che sarebbe stato sconfitto alle urne da Mir Hosein Musavi.
Per la guida suprema della teocrazia iraniana, «La vittoria di Ahmadinejad è il frutto di una battaglia contro l’arroganza e per la giustizia», mentre i candidati dell’opposizione hanno duramente condannato la riconferma del presidente uscente, bollando l’esecutivo che si andrà a formare nei giorni a venire come «illegittimo».
Secondo i dati ufficiali pubblicati all’indomani della chiusura dei seggi, Mahmoud Ahmadinejad avrebbe ricevuto il 63% delle preferenze, con Musavi fermo al 34%. I risultati, duramente contestati dal popolo iraniano, hanno generato scioperi e proteste soffocate con una durissima repressione che ha fatto vittime e numerosi arresti. Proprio le proteste, secondo il rieletto presidente, sarebbero state preparate con l’appoggio di altre nazioni: «Io dico ai governi che si intromettono – ha dichiarato Ahmadinejad – che avete commesso un’ingiustizia contro il popolo durante questa elezione e che avete utilizzato male i vostri mezzi politici e finanziari».
Al massimo entro quindici giorni il governo sarà formato, mentre tra due giorni il presidente si recherà al Parlamento per il consueto giuramento.
Fonti[]
- «Iran, Ahmadinejad è di nuovo presidente» – Corriere della Sera, 3 agosto 2009
- 3 agosto 2009
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