Incendio ad Acilia, vittima l’ennesimo autobus romano
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domenica 26 agosto 2018
Mercedes-Benz Citaro di ATAC
Ieri 25 agosto, ad Acilia, in via Sarnico, ha preso fuoco un Irisbus Europolis di ATAC (l’azienda che gestisce buona parte del trasporto pubblico romano, sottoposta alla procedura di concordato preventivo) operante sulla linea 04B. Questo non è il primo autobus del TPL romano a prender fuoco, infatti pochi giorni prima è toccato ad un Iveco CityClass, sempre di ATAC, operante sulla linea N2, sul Grande Raccordo Anulare, ancora prima un Mercedes-Benz Citaro della linea 046 in via di Carcaricola.
Contrariamente a quanto si crede e si dice, questi eventi non sono una “specialità romana”, infatti in molte altre città, italiane e non, è avvenuto un evento simile: ad esempio a Milano, il 21 giugno 2018, un altro Iveco CityClass di ATM (concessionaria del trasporto pubblico milanese) ha preso fuoco in via Viotti, un Mercedes-Benz Citaro di SETA a Modena il 26 aprile 2018, o anche una navetta per l’aeroporto a Londra, presso Stansted, il 31 marzo 2018.
Tornando a Roma, la piaga dei cosiddetti “Flambus” non colpisce solo ATAC, ma anche l’altra azienda che gestisce il servizio su gomma della capitale: Roma TPL, infatti il 1° agosto 2018, un BredaMenarinibus Avancity sulla linea 985 ha preso fuoco in via della Maglianella.
Le cause[]
Sfatando un altro mito, la causa principale di questi incendi non è l’età dei mezzi bensì la loro (mancata) manutenzione, infatti molti incendi colpiscono anche vetture relativamente giovani, considerando che alcuni mezzi superano i 20 anni di servizio.
Si è ipotizzato, basandosi sulla provenienza delle vetture distrutte dalle fiamme, che la causa principale sia il sabotaggio da parte dei meccanici, o degli autisti o di altri dipendenti della municipalizzata. Secondo una mappa, che riporta i 47 flambus dal 2016 al maggio 2018, 12 vetture provenivano dal deposito di Tor Sapienza, seguito a ruota dalla rimessa di Portonaccio (11) e dalla rimessa di Tor Vergata (7), le poche altre vetture provenivano dalle rimesse di Acilia (4), Grottarossa (4), Magliana (3), Tor Pagnotta (3) e Maglianella (3) (Roma TPL). Tuttavia queste osservazioni rimangono pure e semplici speculazioni ad oggi.
I numeri[]
Nel triennio 2016-18 più di 60 vetture, sia di ATAC che di Roma Tpl, hanno preso fuoco, di seguito sono riportate 3 tabelle che mostrano i mezzi andati “flambé” suddivisi per anno:
N° | Data | Linea | Indirizzo | Vettura |
---|---|---|---|---|
1 | 26 febbraio | 60 | Largo Sergio Pugliese | 3004 |
2 | 31 marzo | 709 | Via Cristoforo Colombo | 6007 |
3 | 3 aprile | 115 | Passeggiata del Gianicolo | 1754 |
4 | 10 maggio | N28 | Via Casilina | 5019 |
5 | 1° giugno | 495 | Via del Muro Torto | 3944 |
6 | 16 giugno | XXX (Roma TPL) | Circonvallazione Cornelia | 9592 |
7 | 2 luglio | // | Lungotevere in Sassia | 7522 |
8 | 28 luglio | 070 | Piazzale Amerigo Vespucci | 4178 |
9 | 8 agosto | 337 | Via Nomentana | 5206 |
10 | 20 settembre | 80 | Via Virgilio Talli | 7666 |
11 | 25 settembre | C2 | Tangenziale Est | 7XXX |
12 | 16 novembre | 40 | Piazza dei Cinquecento | 407 |
13 | 18 novembre | N2 | Viale Ferdinando Baldelli | 75XX |
14 | 8 dicembre | 451 | Viale Palmiro Togliatti | 8163 |
N° | Data | Linea | Indirizzo | Vettura |
---|---|---|---|---|
1 | 5 febbraio | 98F | Via Marino Mazzacurati | 3194 |
2 | 14 febbraio | 46 | Circonvallazione Cornelia | 4179 |
3 | 25 febbraio | N1 | Via della Pineta Sacchetti | 4XXX |
4 | 9 marzo | 86 | Via Salaria | 5928 |
5 | 17 marzo | 170 | Piazza dei Cinquecento | 4454 |
6 | 21 marzo | 515 | Viale John Fitzgerald Kennedy | 8188 |
7 | 26 marzo | 506 | Via Tuscolana | 8120 |
8 | 5 aprile | 649 | Circonvallazione Tiburtina | 7551 |
9 | 14 maggio | 029 | Via della Stazione di Grottarossa | 2032 |
10 | 26 maggio | 20 | Via Vincenzo Giudice | 462 |
11 | 27 maggio | 508 | Viale Palmiro Togliatti | 3751 |
12 | 30 maggio | 664 | Via Appia | 8170 |
13 | 29 luglio | C6 (Roma TPL) | Via Cassia | 9817 |
14 | 6 settembre | // (Roma TPL) | Via Ipogeo degli Ottavi | 9518 |
15 | 6 ottobre | 500 | Via della Sorbona | 8159 |
16 | 9 ottobre | 556 | Via Davide Campari | 8166 |
17 | 19 ottobre | // | Rimessa Tor Sapienza | 4394 |
18 | 28 ottobre | 714 | Piazza dei Cinquecento | 481 |
19 | 10 novembre | 188 | Via della Camilluccia | 1769 |
20 | 18 novembre | 46 | Via Aurelia | 7664 |
21 | 28 novembre | 509 | Via Tuscolana | 81XX |
22 | 30 novembre | 88 | Ponte delle Valli | 7574 |
N° | Data | Linea | Indirizzo | Vettura |
---|---|---|---|---|
1 | 7 gennaio | 63 | Piazza di Monte Savello | 7564 |
2 | 24 gennaio | 451 | Viale Palmiro Togliatti | 4XX |
3 | 2 febbraio | 30 | Via Marcantonio Colonna | 3035 |
4 | 21 febbraio | 014 | Viale Cardinal Ginnasi | 6032 |
5 | 2 marzo | 03 | Via di Macchia Palocco | 60XX |
6 | 6 marzo | 313 | Via Prenestina | 4XXX |
7 | 13 aprile | 409 | Via di Portonaccio | 466 |
8 | 20 aprile | 16 | Via Volturno | 5978 |
9 | 8 maggio | 63 | Via del Tritone | 7614 |
10 | 06 | Viale di Castel Porziano | 6172 | |
11 | 10 maggio | 46 | Piazza Venezia | 7670 |
12 | 18 maggio | 906 | Via Boccea | 6150 |
13 | 2 giugno | 3 (tram) | Via dei Reti | 9210 |
14 | 8 giugno | 881 | Piazza Pio XI | 6110 |
15 | 30 | Viale Giuseppe Mazzini | 3106 | |
16 | 21 giugno | // | Grande Raccordo Anulare | 3049 |
17 | 26 giugno | 508 | Via Roccalumera | 5411 |
18 | 078 (Roma TPL) | Via Pontina | 9771 | |
19 | 1° luglio | 983 | Primavalle | 3099 |
20 | 12 luglio | 3-19 (servizio bus sostitutivo) | Viale Regina Elena | 7679 |
21 | 17 luglio | 907 (Roma TPL) | Via Monti di Primavalle | 9517 |
22 | 19 luglio | 07 | Via Litoranea | 495 |
23 | 24 luglio | 791 | Viale Guglielmo Marconi | 514 |
24 | 1° agosto | 985 (Roma TPL) | Via della Maglianella | 9855 |
25 | 10 agosto | 046 | Via di Carcaricola | 8127 |
26 | 19 agosto | N2 | Grande Raccordo Anulare | 4316 |
27 | 23 agosto | 04B | Via Sarnico | 20XX |
Notizie correlate[]
- Autobus vecchi nell’occhio del mirino
Fonti[]
- «Flambus – L’età non conta» – Odissea Quotidiana, 3 giugno 2018
- «Flambus a Roma: a Dragona prende fuoco lo 04, ventesimo caso nel 201» – RomaToday, 23 agosto 2018
August 19, 2018
Le cause del crollo del Morandi sono diverse
Le cause del crollo del Morandi sono diverse
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domenica 19 agosto 2018

Il Ponte Morandi dopo il crollo
Il presidente della commissione istituita dal Ministero dei trasporti e delle infrastrutture ha dichiarato che le cause del crollo di una sezione di 200m del viadotto Polcevera, detto anche ponte Morandi, di Genova potrebbero essere molteplici. Prima di tutto, il ponte si sarebbe prima storto e poi sarebbe crollato.
Ad aver ceduto potrebbe essere stato uno strallo del pilone, portando con sé la sede stradale ed il pilone stesso, a causa di umidità e salsedine uniti all’usura del ponte ed all’aumento del traffico, come già si ipotizzava.
Morandi stesso, già nel 1979 (ovvero 10 anni dopo la sua costruzione), annunciava che il ponte si stava corrodendo ed il calcestruzzo usurando e che perciò andava protetto. Secondo Morandi a provocare i danni era la salsedine, ma anche i fumi dell’acciaieria.
Dopo il crollo la priorità è però quella di liberare il fiume dai detriti del ponte, perchè in caso di alluvione potrebbero provocare l’esondazione del fiume stesso, che verranno comunque analizzati (prima e dopo il loro spostamento) per fare più chiarezza sulle cause.
Fonti[]
- «Crollo del ponte: Morandi nel 1979 avvertiva, si corrode va protetto» – ANSA, 19 agosto 2018
- «Ponte Morandi, la commissione d’inchiesta: “Diverse cause alla base del crollo”» – TPInews, 19 agosto 2018
August 10, 2018
I piloti Ryanair scioperano internazionalmente
I piloti Ryanair scioperano internazionalmente
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venerdì 10 agosto 2018
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Dalle 3 di stamattina, i piloti Ryanair tedeschi, svedesi, olandesi, irlandesi e belgi hanno organizzato uno sciopero che ha causato la cancellazione di 400 voli (in gran parte riguardanti la Germania ed il Belgio).
Le ragioni dello sciopero sono le basse paghe per quelli tedeschi e per tutti gli altri l’applicazione da parte di Ryanair di un contratto irlandese con basse tutele per i lavoratori.
Anche gli italiani, spagnoli e portoghesi hanno fatto le stesse richieste attraverso i sindacati.
Secondo l’amministratore delegato di Ryanair, è grazie all’applicazione della normativa irlandese sul lavoro che si riescono ad ottenere dei prezzi bassi per i clienti.
Fonti[]
- «Oggi molti piloti di Ryanair scioperano» – IlPost, 10 agosto 2018
- «Ryanair: oggi scioperano piloti, migliaia di turisti a terra» – Ansa, 10 agosto 2018
August 4, 2018
A Venezia un motoscafo ed una barca di pescatori si scontrano: due morti e quattro feriti
A Venezia un motoscafo ed una barca di pescatori si scontrano: due morti e quattro feriti
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sabato 4 agosto 2018
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Ieri sera alle ore 23:50 un motoscafo che viaggiava ad alta velocità nella laguna di Venezia si è scontrato contro una barca di pescatori, travolgendola e provocando il decesso di due sessantanovenni con la passione della pesca.
Il primo è stato subito soccorso morendo in ospedale poco dopo mentre il secondo è stato ritrovato qualche ora dopo l’incidente nella darsena di Sant’Elena. I quattro ragazzi alla guida del motoscafo, invece, sono rimasti feriti.
La Capitaneria di Porto sta provvedendo ad effettuare degli accertamenti sulle cause che hanno portato all’incidente. I ragazzi erano negativi all’alcol test.
Secondo il presidente della Regione Veneto Luca Zaia c’è bisogno di regole più severe per la navigazione in laguna per aver maggior sicurezza.
Fonti[]
- «Venezia, scontro in Laguna: ragazzi in motoscafo contro un barchino. Morti due pescatori. Quattro i feriti.» – Corriere della sera, 4 agosto 2018
- «Venezia, quattro giovani in motoscafo travolgono e uccidono due pescatori» – Repubblica.it, 4 agosto 2018
July 12, 2016
Puglia: scontro tra due treni tra Corato e Andria

Puglia: scontro tra due treni tra Corato e Andria
martedì 12 luglio 2016

Il luogo dell’incidente

Elettrotreno Stadler ETR 341

Elettrotreno ELT.200
Questa mattina, intorno alle 11:30, due treni si sono scontrati frontalmente in un tratto a binario unico sulla linea ferroviaria tra Corato e Andria della linea Bari-Barletta. L’incidente ha causato la morte di ventitré persone e il ferimento di molti altri passeggeri (almeno 50).
Dinamica dell’incidente[]
Secondo le prime ricostruzioni, sembra che uno dei due treni sia partito in anticipo da una stazione. I soccorsi sono stati tempestivi, ma alcuni passeggeri erano già deceduti a causa del forte impatto tra i due mezzi. La violenza dello scontro tra i due convogli (che viaggiavano alla velocità di 100 km/h) ha letteralmente disintegrato le vetture di testa dei treni.
I treni coinvolti, entrambi di proprietà della compagnia ferroviaria regionale Ferrotramviaria, sono uno Stadler FLIRT ETR 340 e un Alstom ELT 200, ciascuno composto da quattro carrozze. I convogli erano relativamente recenti (2004 e 2009).
Il tratto di linea, a binario unico e in curva, in cui è avvenuto l’incidente non è dotato del sistema automatico di sicurezza SCMT (non obbligatorio sulle reti private non gestite dalle Ferrovie dello Stato), ma solo del cosiddetto blocco telefonico.
Reazioni[]
Il Presidente della Repubblica ha definito l’incidente come una tragedia inammissibile, chiedendo di fare piena luce su quanto accaduto.
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha interrotto il suo viaggio istituzionale a Milano ed è rientrato a Roma e parteciperà in serata ad un incontro convocato presso la prefettura di Bari. Il Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio e il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano sono accorsi sul luogo dell’incidente.
La procura di Trani ha aperto un’indagine ipotizzando i reati di disastro ferroviario ed omicidio colposo plurimo.
L’azienda sanitaria di Andria ha lanciato un appello per la donazione di sangue, prontamente raccolto dai cittadini che sono accorsi presso i centri di raccolta ematica di tutti gli ospedali pugliesi.
Fonti[]

Wikipedia ha una voce su Incidente ferroviario tra Andria e Corato.
- «Scontro fra treni in Puglia, identificate le 23 vittime. Mattarella visiterà la camera ardente» – repubblica.it, 13 luglio 2016
- «Puglia, incidente ferroviario tra Andria e Corato: almeno 23 morti e 50 feriti.» – Ansa, 12 luglio 2016
- «Andria Corato una linea con tecnologie antiquate» – radiopopolare, 12 luglio 2016
- «Puglia, scontro tra due treni con pendolari e studenti: 23 morti e 50 feriti» – Il Messaggero, 12 luglio 2016
February 7, 2016
Vezzano Ligure: riaperta la Ripa
Vezzano Ligure: riaperta la Ripa
7 febbraio 2016
La Ripa di Vezzano Ligure (provincia di La Spezia), dopo cinque mesi dalla chiusura per i lavori di messa in sicurezza per prevenire ulteriori frane, il 30 gennaio ha riaperto a senso unico alternato. I lavori sono ancora in corso, ma sono state aggiunte nuove reti.
La Ripa è una collina del comune di Vezzano Ligure (sopra ad essa si trova Vezzano Alto) affacciata ad una strada di importanza vitale per il commercio in quanto collega la zona di Vezzano Follo Ceparana a Santo Stefano. Le altre vie di accesso a Santo Stefano (dove si trova il deposito container) sono da Spezia e da Albiano. La chiusura ha causato molti disagi al traffico causando lunghe code verso Albiano.
Il senso unico sarà alternato da un semaforo provvisorio dalla durata di quattro minuti da un verde a un altro. Per motivi di sicurezza la Ripa verrà chiusa per allerta meteo arancione o superiore, mentre per allerta gialla rimarrà aperta.
La Ripa era già stata chiusa in passato per delle frane (in cui nel 2012 è rimasta uccisa una poliziotta) che hanno visto il comune di Vezzano Ligure eseguire vari lavori di protezione.
Fonti[]
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- «Riaperta a senso unico alternato la strada provinciale della Ripa» – Primocanale.it, 30 gennaio 2016
July 18, 2014
Ucraina: precipita aereo di linea malese con 298 persone a bordo, forse abbattuto da un missile
Ucraina: precipita aereo di linea malese con 298 persone a bordo, forse abbattuto da un missile
venerdì 18 luglio 2014

La tragica rotta del volo MH17

Il 9M-MRD a Roma-Fiumicino nel 2011.
Un Boeing 777 della compagnia aerea di bandiera malese Malaysia Airlines partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur è precipitato ieri pomeriggio nei pressi del villaggio ucraino di Hrabove (Grabovo in russo), nell’oblast di Donec’k (Ucraina orientale). A bordo vi erano 298 persone, tra cui 283 passeggeri e 15 membri dell’equipaggio: nessuno di loro ha avuto scampo nel terribile impatto.
Prima di schiantarsi al suolo in un campo vicino alle abitazioni del villaggio, l’aereo è esploso in volo ad un’altezza di circa 10.000 metri. Trattandosi di una zona falcidiata dalla guerra civile, è stata subito avanzata l’ipotesi che il velivolo possa essere stato colpito da un missile terra-aria. L’ipotesi, che rimane quella più accreditata, ha scatenato un rimpallo di responsabilità tra ucraini e russi.
Delle 298 vittime, 189 erano di nazionalità olandese. Vi erano poi 44 malesi (in gran parte membri dell’equipaggio), 27 australiani e poi britannici, belgi, tedeschi e persone di altre nazionalità.
Tra le vittime, 80 erano bambini, di cui 3 erano neonati. Molte erano infatti le famiglie in partenza per una vacanza nel Sud Est asiatico, o al ritorno da una vacanza nei Paesi Bassi. Un gruppo di passeggeri era poi costituito da ricercatori e membri di associazioni diretti a Melbourne, in Australia, per un convegno sull’AIDS: tra questi, anche l’olandese Joep Lange, pioniere della profilassi preventiva dell’HIV, che viaggiava insieme alla coniuge Jacqueline van Tongeren.
Come detto, il più alto tributo in termini di vittime è stato pagato dai Paesi Bassi: stamane del Paese del Nord Europa, tutte le bandiere erano state issate a mezz’asta e anche i corridori delle due squadre olandesi partecipanti al Tour de France hanno corso con il lutto al braccio. Dalle parole di Barack Obama è arrivato anche il pieno sostegno degli Stati Uniti al popolo olandese.
Per permettere il recupero delle salme e dei rottami dell’aero, sparsi in un raggio di 10 km, sono stati dichiarati quattro giorni di tregua da parte di filorussi e ucraini.
Quello di ieri è il secondo incidente che ha coinvolto quest’anno un Boeing della Malaysia Airlines: da marzo non sa più nulla delle sorti di un altro aereo della compagnia malese, scomparso misteriosamente dai radar mentre viaggiava nel Sud Est asiatico. Una tragica coincidenza è poi la data del 17 luglio, che si rivela quindi come data infausta per il trasporto aereo: esattamente 18 anni fa, avvenne infatti la tragedia del volo Volo TWA 800, in cui un Boeing partito da New York e diretto a Roma via Parigi esplose poco dopo il decollo, causando 230 vittime.
Fonti[]
- «Aereo abbattuto in Ucraina, Usa accusano i separatisti. Obama: “Aiutati dalla Russia”» – La Repubblica, 18 luglio 2014
- [NL] – «Obama: “Wij steunen de Nederlanders”» – De Telegraaf, 18 luglio 2014
- [NL] – «Zeker 189 Nederlanders aan boord ramptoestel» – De Telegraaf, 18 luglio 2014
- [NL] – «Tachtig kinderen omgekomen» – De Telegraaf, 18 luglio 2014
- «Ucraina: chi era Lange, pioniere lotta all’Aids morto nel disastro aereo malese» – AdnKronos Salute, 18 luglio 2014
Altri progetti[]
Wikipedia contiene una voce sul disastro aereo del volo Malaysia Airlines 17
Commons contiene immagini o altri file sul disastro aereo del volo Malaysia Airlines 17
- 18 luglio 2014
April 11, 2014
Milano: calca, pericolo, disorganizzazione, lavori in corso e mezzi pubblici insufficienti al Fuorisalone 2014
Milano: calca, pericolo, disorganizzazione, lavori in corso e mezzi pubblici insufficienti al Fuorisalone 2014
Milano, venerdì 11 aprile 2014
Prosegue il Fuori Salone 2014 a Milano, in concomitanza con il Salone Internazionale del Mobile, ma la disorganizzazione crea gravi problemi.
Indice
Disagi pedonali[]
Venerdì 11 aprile 2014, in alcuni luoghi di maggior richiamo di persone (molte delle quali semplici curiosi attratti dalla movida che il Fuori Salone aumenta) e anche a causa di collocazioni di non facile accesso (come nella zona di via Tortona, vicino a Porta Genova, sbarrata a est da una linea ferroviaria, a sud da un naviglio[1] superabili solo in alcuni punti) si è creata calca, che ha generato situazioni di disordini e di pericolo.
Ad esempio lo stretto ponte pedonale tra pedonale tra Piazzale Stazione Genova (dove si trova la stazione della metropolitana Porta Genova) e via Tortona era strapieno di persone, e la mancanza di una divisione tra i flussi nei due sensi di marcia ha creato una situazione di vero e proprio ingorgo pedonale. Ad aggravare la situazione, non solo persone che trasportavano passeggini, biciclette o altri oggetti, persone che avendo perso altre del proprio gruppo si fermavano per aspettarle ostruendo così il passaggio ma anche gruppi di ragazzi che per scherzo si muovevano volutamente dove vi era maggior flusso nel verso opposto urtando altre persone, facendo anche schiamazzi. La ripidità e la scivolosità delle scale in metallo hanno ulteriormente reso pericolosa la situazione.
Altri problemi causati da schiamazzi, vetri di bicchieri e di bottiglie per terra, persone che urinavano contro i muri (tra le proteste dei residenti), auto che transitavano nelle vie chiuse al traffico (presumibilmente dirette o provenienti da un luogo all’interno dell’area chiusa al traffico).
Poca presenza delle forze dell’ordine[]
Due persone della Polizia locale presenti all’incrocio poco dopo mezzanotte tra via Savona, via Tortona e via Orseolo hanno sostenuto che era impossibile regolare il traffico a causa dei pedoni. E hanno riferito che era impossibile per loro far fronte a tutte le problematiche della zona poiché erano solo in due, e che il loro comando era a conoscenza di tali problematiche e della scarsità di personale sul posto e che la Prefettura era a conoscenza che questa manifestazione crea problemi ogni anno. Alcune persone presenti sul luogo hanno dichiarato di non aver visto altre forze dell’ordine in tutta la zona, tranne un minibus della Polizia locale parcheggiato in Piazzale Stazione Genova, con due agenti seduti sui sedili posteriori.
Carenza di trasporti[]
Inoltre, i lavori in corso e la scarsità di mezzi di trasporto pubblico hanno creato ulteriori disagi e problemi.
Piazza XXIV maggio e vie limitrofe sono interessati a lavoro di riqualificazione che comportano anche decisioni e limitazioni di linee di trasporto pubblico, il che ha reso più complicato giungere in zona, spingendo più persone a utilizzare mezzi privati o la linea 2 della metropolitana. ATM ha consigliato di utilizzare anche la fermata di Sant’Agostino della linea 2 oltre a quella di Porta Genova. Però, poiché non è stato posticipato l’orario di termine servizio della metropolitane (previsto solo per la notte di sabato 12) chi ha seguito tale consiglio per il ritorno dopo mezzanotte è stato impossibilitato a salire sugli autobus sostitutivi della metropolitana in direzione del centro città, provenienti dalla precedente fermata di Porta Genova già pieni.
Durante tutti questi disagi, si sentivano varie persone commentare negativamente queste vicende e come fosse stata male organizzata la progettazione e la gestione, esprimendo anche dubbi e preoccupazioni per cosa avverrà durante Expo 2015
Note[]
- ↑ http://www.openstreetmap.org/?mlat=45.45382&mlon=9.16881#map=19/45.45382/9.16881 – Mappa del luogo
Fonti[]
- «Piazza XXIV maggio, al via la riqualificazione» – Comune di Milano, 13 marzo 2014
- «Lavori in piazza XXIV Maggio: dal 16/3 modifiche per 3-9-59-325-N6-Q59» – Azienda Trasporti Milanesi,
- «Salone Internazionale del Mobile: il servizio ATM» – Azienda Trasporti Milanesi,
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- 11 aprile 2014
March 19, 2014
Autovelox finti, il ministro Lupi: \”Sono pericolosi, vanno rimossi\”
Autovelox finti, il ministro Lupi: “Sono pericolosi, vanno rimossi”
19 marzo 2014
Delle alte scatole arancioni con le apparenti sembianze di un autovelox funzionante, sono questi i cosidetti “Autovelox finti” che negli ultimi tempi hanno popolato sempre di più le strade delle nostre città. La loro funzione è quella non di, giustamente, misurare le velocità effettiva di un’auto ma, quella di mettere in allerta gli automobilisti che oltrepassano i limiti di velocità.
Ma queste appaerecchiature non sembrano aver riscosso la simpatia del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi che, prima ha spiegato la questione sul suo blog e dopo ha scritto una lettere all’ ANCI sulla questione. Inoltre possono risultare anche un pericolo dato che la loro base è costituita di cemento.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi
Fonti[]
- «È polemica sugli autovelox finti Per Lupi sono irregolari» – Corriere della Sera, 19 marzo 2014
- «L’ interevento del ministro sul suo blog» – Maurizio Lupi, 19 marzo 2014
February 17, 2014
Copilota dirotta volo Ethiopian Airlines
Copilota dirotta volo Ethiopian Airlines
17 febbraio 2014

Il Boeing 767-300ER di Ethiopian Airlines dirottato
Il volo Ethiopian Airlines 702 era partito dall’Aeroporto di Addis Abeba-Bole, in Etiopia, con arrivo previsto all’Aeroporto di Roma-Fiumicino e successivamente all’Aeroporto di Milano-Malpensa, in Italia, il 17 febbraio 2014. Il volo è stato dirottato dal copilota disarmato, chiudendo fuori dalla cabina il pilota mentre si trovava nei cieli del Sudan sulla rotta tra Addis Abeba e Roma.
Incidente[]
Il volo Ethiopian Airlines 702 programmato con partenza dall’Aeroporto di Addis Abeba-Bole alle ore 00:30 (UTC+3) il 17 febbraio 2014.[1] L’aereo ha iniziato a mettere il primo transponder code 7500 (che significa dirottamento aereo) mentre sorvolava i cieli a nord del Sudan.[2] Mentre il pilota era fuori dalla cabina di pilotaggio per recarsi alla toilette, il copilota ha chiuso e bloccato la cabina di pilotaggio continuando a pilotare l’aereo.[3] Il volo sarebbe dovuto atterrare all’Aeroporto di Roma-Fiumicino alle ore 04:40 (UTC+1), da dove sarebbe dovuto poi ripartire alla volta dell’Aeroporto di Milano-Malpensa, ma il volo è proseguito senza sosta con l’intenzione di raggiungere l’Aeroporto di Ginevra-Cointrin.[4] Scortato dall’ingresso nello spazio aereo italiano dall’Aeronautica Militare, è stato poi preso in consegna dall’Armée de l’air con l’ingresso nello spazio aereo francese. Il copilota ha comunicato alla torre di controllo dell’Aeroporto di Ginevra-Cointrin l’intenzione di avanzare richiesta di asilo politico in Svizzera. Durante la conversazione, l’aereo effettua diverse volte su Ginevra.[5]
Alle 06:02 (UTC+1) l’aereo atterrà presso l’Aeroporto di Ginevra-Cointrin con circa 10 minuti residui di carburate e un motore spento. Il copilota esce dall’aereo calandosi lungo una corda gettata dal finestrino in cabina di pilotaggio, mentre gli altri passeggeri e membri dell’equipaggio sono stati fatti scendere dalla polizia svizzera dall’aereo con le mani dietro la testa per motivi di sicurezza. Durante l’operazione, l’Aeroporto di Ginevra è stato chiuso.[6]
Tutti i passeggeri e membri dell’equipaggio sono rimasti illesi.[6]
L’attentatore[]
Il copilota dirottatore è un cittadino etiope di 30 anni. Ha chiesto asilo politico in Svizzera dichiarando di non trovarsi bene in Etiopia; le autorità svizzere lo hanno arrestato.[7]
Note[]
- ↑ «Ethiopian Airlines flight ET-702 of 17 febbraio 2014», 17 febbraio 2014. URL consultato in data 17 febbraio 2014.
- ↑ «Hijacked Ethiopian plane probably flown to Switzerland for asylum», 17 febbraio 2014. URL consultato in data 17 febbraio 2014.
- ↑ «Ethiopian Airlines hijacker was co-pilot», 17 febbraio 2014. URL consultato in data 17 febbraio 2014.
- ↑ Ethiopian Airlines hijack: Co-pilot took control of plane. 17 febbraio 2014, ultimo aggiornamento alle 08:42 UTC. URL consultato il 17 febbraio 2014.
- ↑ Hijacker arrested after Ethiopian Airlines flight forced to land in Geneva. URL consultato il 17 febbraio 2014.
- ↑ 6,0 6,1 BREAKING: Hijacked Ethiopian Airlines Flight 702 From Addis Ababa To Rome Lands In Geneva; Airport Shuts Down, Passengers And Crew Safe, Airline Claims
- ↑ Swiss confirm Ethiopian plane hijack, BBC News, 17 febbraio 2014, ultimo aggiornamento alle 01:44 ET.
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Articolo pubblicato con licenza CC BY-SA, in quanto importato da Wikipedia. |
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- 17 febbraio 2014
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