Le elezioni regionali dell’ottobre 2011 che si sono tenute in Molise vanno ripetute. Lo ha stabilito nei giorni scorsi il Tribunale Amministrativo Regionale accogliendo il ricorso presentato da otto cittadini elettori del centrosinistra.
Alla base della decisione dei giudici amministrativi vi sono i vizi riscontrati sulla legittimità nella sottoscrizione di alcune candidature in liste elettorali collegate al nome del Presidente Michele Iorio (Popolo della Libertà), liste che hanno raccolto oltre 36 000 voti ma che in sostanza non potevano essere votate.
Michele Iorio, Presidente del Molise dal 2001, era stato confermato nello scorso autunno per soli 948 voti di scarto sul candidato di centrosinistra Paolo Di Laura Frattura. Annullando 36 000 consensi le elezioni sono da rifare, anche se il centrodestra molisano annuncia già il ricorso al Consiglio di Stato.
Lo stesso Frattura, alla lettura della sentenza, è scoppiato in lacrime dicendo: «Mi auguro si ritorni subito al voto».
martedì 18 ottobre 2011 Michele Iorio (PdL) è stato confermato per la terza volta di fila presidente della regione Molise, con il 46,94% dei voti. A sfidarlo sono stati Paolo Di Laura Frattura, candidato del PD (46,15%), Antonio Federico, candidato del MoVimento 5 Stelle (5,60%) e Giovancarmine Mancini, candidato de La Destra (1,29%).
Poco dopo aver visto i risultati definitivi giunti alle sedi dei partiti alle cinque di stamattina, Iorio ha affermato: «È stata una vittoria sofferta, sulla quale hanno pesato la crisi economica, l’astensionismo e il voto disgiunto».
Il nuovo consiglio regionale è quindi così formato:
Una via della città di Pescara, in questi giorni sotto la neve
L’Italia centro meridionale, in particolare le città abruzzesi molisane e marchigiane, sta uscendo lentamente dalla morsa del gelo che in queste ultime ventiquattro ore ha flagellato il medio adriatico; molti sono stati i disagi, specialmente per la viabilità: il ghiaccio e la neve hanno paralizzato strade e autostrade, e, in molte città, è stato difficile persino lo sgombero delle vie principali da parte dei mezzi anti neve.
Intanto, i sindaci di molte città e paesi hanno preferito mantenere le scuole chiuse: due giorni di vacanza in più, quindi, li faranno gli studenti di Campobasso, L’Aquila e Chieti, mentre, oggi, anche le amministrazioni comunali di Teramo e Pescara hanno ordinato la chiusura degli istituti di ogni ordine e grado.
Nevicate si sono registrate anche in Campania e Puglia. Imbiancato anche il Vesuvio, e forti disagi a Bari, sulla Strada Statale 100, chiusa alla circolazione per vari incidenti dovuti alla neve che nella notte si è trasformata in ghiaccio.
Un miglioramento delle condizioni atmosferiche per tutta l’Italia è previsto per domani, con una progressiva schiarita su tutte le coste adriatiche, le più colpite dall’ondata di gelo.
Veduta del piccolo paese montano di Pescocostanzo, termine della tappa odierna, divisa tra Abruzzo e Molise, e che era dedicata alla memoria di Vito Taccone.
Gabriele Bosisio (LPR), dopo una fuga di 170 Km, vince sul traguardo di Pescocostanzo, primo arrivo in salita, in solitaria. La tappa, di 180 Km, era partita da Vasto e presentava 4 GPM.
Bosisio, nella terza fuga da lontano andata in porto, ha staccato i compagni di fuga lungo il percorso. Sull’ultima ascesa, dei 39 fuggitivi complessivi, ne sono rimasti appena 4: Sella (primo su 3 dei 4 passaggi in vetta), Kiryienka, Cardenas e, ovviamente, Bosisio. Cardenas si stacca proprio a Rivisondoli, mentre Sella fora ai -7 e abbandona la testa. Bosisio accelera negli ultimi chilometri, lasciando il bielorusso Kiryienka ad una quarantina di secondi. Sella (3°) taglia il traguardo in lacrime.
Il gruppo ha lasciato fare (9′ il vantaggio massimo dei fuggitivi) fino alla salita per Pietransieri, quando hanno tirato l’ Astana, la LPR e la Saunier Duval. Rompe gli indugi Piepoli, che si avvantaggia di quanche secondo, poi scatta l’abruzzese Danilo Di Luca, subito seguito da Riccardo Riccò e Alberto Contador. Il quartetto giungerà a Pescocostanzo con poco più di 2′ di ritardo da Bosisio.
Visconti, in maglia rosa, “salva la gamba”, mantiene il simbolo del primato anche grazie al “gregario” d’eccezione Paolo Bettini e guadagna secondi preziosi su Russ e Nardello. Arriverà con un ritardo di 3’52” nei confronti del battistrada.
Domani la Rivisondoli – Tivoli di 208 Km.
Risultati odierni
Classifica di tappa
Posizione
Atleta
Nazione
Squadra
Tempo
1
Gabriele Bosisio
Italia
LPR Brakes-Ballan
4h 45′ 5″
2
Vasil Kiryienka
Bielorussia
Tinkoff Credit Systems
a 46″
3
Emanuele Sella
Italia
Csf Group-Navigare
a 1′ 2″
4
Felix Rafael Cardenas Ravalo
Colombia
Barloworld
a 1′ 33″
5
Danilo Di Luca
Italia
LPR Brakes-Ballan
a 2′ 4″
Classifica generale
Posizione
Atleta
Nazione
Squadra
Tempo
1
Giovanni Visconti
Italia
QuickStep
32h 3′ 1″
2
Matthias Russ
Germania
Gerolsteiner
a 9″
3
Gabriele Bosisio
Italia
LPR Brakes-Ballan
a 5′ 43″
4
Danilo Di Luca
Italia
LPR Brakes-Ballan
a 7′ 27″
5
Emanuele Sella
Italia
Csf Group-Navigare
a 7′ 36″
Classifica a punti
Posizione
Atleta
Nazione
Squadra
Punti
1
Daniele Bennati
Italia
Liquigas
50
Classifica del Gran Premio della Montagna
Posizione
Atleta
Nazione
Squadra
Punti
1
Emanuele Sella
Italia
Csf Group-Navigare
36
Classifica Miglior Giovane
Posizione
Atleta
Nazione
Squadra
Tempo
1
Giovanni Visconti
Italia
QuickStep
32h 3′ 1″
Numero Nero
Posizione
Atleta
Nazione
Squadra
Ritardo dal 1°
183
Ermanno Capelli
Italia
Saunier Duval-Scott
a 1h 28′ 35″
Ritirati / Non partiti: Patrick Calcagni (Barloworld), Aitor Galdos Alonso (Euskaltel-Euskadi), Yauheni Hutarovich (Française des Jeux), Alberto Loddo (Tinkoff Credit Systems)
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Gabriele Bosisio (LPR), dopo una fuga di 170 Km, vince sul traguardo di Pescocostanzo, primo arrivo in salita, in solitaria. La tappa, di 180 Km, era partita da Vasto e presentava 4 GPM.
Bosisio, nella terza fuga da lontano andata in porto, ha staccato i compagni di fuga lungo il percorso. Sull’ultima ascesa, dei 39 fuggitivi complessivi, ne sono rimasti appena 4: Sella (primo su 3 dei 4 passaggi in vetta), Kiryienka, Cardenas e, ovviamente, Bosisio. Cardenas si stacca proprio a Rivisondoli, mentre Sella fora ai -7 e abbandona la testa. Bosisio accelera negli ultimi chilometri, lasciando il bielorusso Kiryienka ad una quarantina di secondi. Sella (3°) taglia il traguardo in lacrime.
Il gruppo ha lasciato fare (9′ il vantaggio massimo dei fuggitivi) fino alla salita per Pietransieri, quando hanno tirato l’ Astana, la LPR e la Saunier Duval. Rompe gli indugi Piepoli, che si avvantaggia di quanche secondo, poi scatta l’abruzzese Danilo Di Luca, subito seguito da Riccardo Riccò e Alberto Contador. Il quartetto giungerà a Pescocostanzo con poco più di 2′ di ritardo da Bosisio.
Visconti, in maglia rosa, “salva la gamba”, mantiene il simbolo del primato anche grazie al “gregario” d’eccezione Paolo Bettini e guadagna secondi preziosi su Russ e Nardello. Arriverà con un ritardo di 3’52” nei confronti del battistrada.
Ritirati / Non partiti: Patrick Calcagni (Barloworld), Aitor Galdos Alonso (Euskaltel-Euskadi), Yauheni Hutarovich (Française des Jeux), Alberto Loddo (Tinkoff Credit Systems)
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Comments Off on Giro d\’Italia 2008: settima tappa
Italia: continua l’ondata di neve e gelo, disagi nelle regioni adriatiche
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domenica 16 dicembre 2007
Ormai da sabato mattina imperversa sull’Italia una perturbazione polare, passata prima sulla Russia e transitata per i Balcani per poi continuare verso la costa adriatica, che sta mettendo in queste ore in ginocchio molte regioni. Le più colpite sono le Marche, l’Abruzzo, il Molise e la Puglia.
L’incrocio tra Via Urbino e Via Erasmo Mari innevato, ad Ascoli Piceno
Nelle Marche la neve cade ininterrottamente dalla mattinata di sabato creando disagi soprattutto nelle province di Ascoli Piceno e Macerata. Ad Ascoli sono caduti 50 cm di neve mentre in alcune zone periferiche e nei Sibillini si stimano almeno 1 metro di neve. Sono state innumerevoli le chiamate ai Vigili del Fuoco soprattutto per gli incidenti accaduti a causa del ghiaccio e le cadute di alberi. Un abete è caduto sulla Statale Piceno Aprutina, senza provocare vittime, ma bloccando il traffico per diverse ore. Un altro albero è invece caduto in Viale Benedetto Croce, nel quartiere di Porta Maggiore, dove ha travolto una macchina che era parcheggiata al di sotto di esso.
Le maggiori difficoltà si sono riscontrare nei comuni di Piagge, Rosara e Venagrande, sempre nella Provincia di Ascoli Piceno, dove sono dovuti intervenire le forze dell’ordine. Sulla statale che porta ad Offida, un uomo è rimasto gravemente ferito, scontrandosi con la propria autovettura contro un albero, a causa dell’asfalto scivoloso e del ghiaccio. A Maltignano un autobus, della linea ARPA che collega l’ascolano al teramano, è rimasto bloccato per diverse ore, piazzandosi di traverso sulla strada ed impedendo la normale circolazione del traffico. Un altro bus, questa volta urbano, è rimasto invece fermo in Viale Treviri. Allo svincolo di Porta Cartara si sono verificati ben tre incidenti, a causa della rampa completamente ghiacciata. In zona Ropaga sette auto sono finite fuori strada, e si è lavorato molte ore prima che i vigili riuscissero, insieme all’ACI e all’ANAS, a rimettere in pista le macchine.
La neve ha coperto il parco di un istituto scolastico
A causa di un fulmine è andato in tilt l’impianto sciistico, che doveva aprire oggi, di Monte Piselli , colpendo e rendendo inutilizzabile la seggiovia. A Croce di Casale, ieri, ci sono stati disagi per l’inaugurazione del Traforo Pontemarese-Carbonario che è stato aperto al traffico dopo ben 18 anni di lavori per un totale di 62.000.000 di euro di spese.
In città difficoltà per gli artigiani che oggi esponevano alla Mostra del Mercatino e dell’Antiquariato, mentre è stata rinviata a domenica prossima l’asta di beneficenza, annunciata anche 2 giorni fa da Striscia la Notizia. Sul fronte sportivo, si è reso impraticabile per ben due volte il terreno di gioco dello Stadio Cino e Lillo Del Duca dove si doveva giocare Ascoli-Brescia, e che sarà rinviata o a gennaio o a marzo.
Intanto il Sindaco di Ascoli Piceno, Piero Celani, ha ordinato la chiusura di tutte le scuole della provincia di Ascoli Piceno per l’abbondante neve caduta in questi giorni.
Sulle coste ed in pianura sono state imbiancate la Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto e la città di Ancona. Forti i disagi nel maceratese e nel fermano dove molti sono stati i mezzi usciti fuori dalla strada. Anche ad Urbino si sono avuti dei piccoli disagi.
A Servigliano, in provincia di Fermo, la neve ha provocato il crollo del tetto di una pista di pattinaggio, deserta al momento del crollo.
In Umbria maggiori disagi si sono avuti nella provincia di Perugia dove i mezzi di soccorso hanno dovuto rimuovere alberi e detriti dalla strada. Molti sono state le autovetture rimaste ferme lungo la via Flaminia.
In Abruzzo e in Molise
Disagi nelle zone dell’entroterra soprattutto in provincia di Teramo, L’Aquila e Chieti dove la coltre bianca in collina ha raggiunto abbondantemente i 40 cm. Il Molise in queste ore è in ginocchio per le continue precipitazioni nevose, soprattutto in provincia di Campobasso.
Calabria, Puglia e Sicilia
Un convoglio Eurostar ETR-500
Continua a nevicare in entrambe le regioni, le situazioni più critiche nel Cosenzano e nel barese. Rigide le temperature registrate nella mattinata: a Cavaliere di Lorica, a circa 1.500 metri sul livello del mare, il termometro segnava -9 gradi. Molto più rigido, al limite del -20, a Botte Donato (circa 2.000 metri sul livello del mare), la vetta più alta del Parco della Sila.
A Cosenza la neve ha raggiunto i 30 centimetri mentre alcune zone limitrofe sono rimaste paralizzate. A Bocchigliero e Campana ci sono stati disagi per l’erogazione dell’energia elettrica e dei servizi telefonici, a cui stanno lavorando i volontari della protezione civile.
A Caserta un Eurostar Italia è rimasto bloccato per quasi dodici ore in balia del gelo e della neve, senza servizi di prima necessità e riscaldamento, con un bambino di 5 mesi a bordo. Anche i soccorsi non sono riusciti a trainare il mezzo con due locomotori. Tra le cause o un guasto tecnico o il ghiaccio sui binari. Il treno è ripartito a tarda notte ed arrivato alle 7:30 di questa mattina.
In Sicilia sta nevicando sui Nebrodi e le Madonie; situazione critica anche nei comuni di Randazzo, Catania, Capo d’Orlando.
Viabilità
L’autostrada A25 nei pressi del casello di Cocullo (AQ), in direzione Roma
Obbligo di catene per tutti i valichi appenninici e per le strade che vanno in direzione dei Sibillini in provincia di Macerata ed Ascoli Piceno. Chiuse l’A24 Teramo-Roma e l’A25 Pescara-Torano. Totalmente ripulita e libera dalla neve l’A14 Bologna-Taranto. Transitabile con obbligo di catene la S.S.4 Ascoli-Roma, la Superstrada Ascoli-Mare, le strade provinciali di Roccafluvione, Offida, Comunanza. Chiuse al traffico la S.S.77 tra gli svincoli di Morrovalle e Pierdiripa.
Al Sud, chiuso il tratto tra Sibari e Mormanno dell’A3 Salerno-Reggio Calabria. A tratti impraticabile la S.S.106 Ionica. Bloccati alcuni accessi alla S.S.107, nel tratto crotonese. Bloccata tra Monopoli e Polignano, la S.S.16 Adriatica, in direzione nord a causa di un tamponamento, mentre in direzione sud a causa di alcuni autocarri rimasti di traverso sulla carreggiata. Rischio di ghiaccio nelle strade statali e provinciali del foggiano e del barese.
In Sicilia, chiuso il tratto tra Caltanisetta e Mulinello dell’A19 Palermo-Catania. Disagi e traffico lento sulle strade statali 116, 117 e 120. Obbligo di catene a bordo per le arterie stradali dell’entroterra dell’isola.
Scuole
Delle conifere innevate
Le scuole lunedì saranno chiuse in provincia di Ascoli Piceno, Pescara, L’Aquila, Macerata, Chieti (in questa città a causa degli innumerevoli disagi rimarranno chiuse anche martedì), Campobasso, Isernia, Vasto, Gualdo Tadino, Bari (solo in alcuni comuni) e Cosenza.
Allerta Meteo
Nei prossimi giorni fino a martedì notte, la protezione civile rimane in allerta per le regioni del centro sud, in particolare le zone dell’ascolano e del teramano. Sono infatti previsti per la serata di lunedì copiose nevicate in provincia di Ascoli Piceno con bufere che porteranno fino a 18 cm di neve in 6 ore ad una quota di 200-300 metri. Nella giornata di oggi inoltre è prevista una spruzzata di neve o nevischio su Roma e zona periferiche.
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Associazione per delinquere, truffa continuata, falsi in atto pubblico, peculato, rivelazione di segreti d’ufficio: con queste accuse sono finiti in carcere, all’alba di oggi, su ordinanza del gip di Campobasso Roberto Veneziano, otto appartenenti alle Forze dell’ordine ed un avvocato. Si tratta del legale Ruggero Romanazzi e di Raffaele Esposito (già maresciallo dei Carabinieri in servizio alla Compagnia di Termoli), Giancarlo Littera, Michele Tenaglia e Orlando Zara (rispettivamente Ispettore capo, Sovrintendente e Assistente della Polizia di Stato in forza al nucleo di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino), Giovanni Antonio Pagano (Luogotenente dei Carabinieri, anch’egli in forza al nucleo di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino), Ugo Sciarretta (Capitano della Polizia municipale di Termoli), Luigi Soccio (Appuntato scelto dei Carabinieri in forza alla Compagnia di Termoli) e Maurizio Coppola (Colonnello Comandante provinciale dei Carabinieri di Campobasso).
Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite nell’ambito dell’inchiesta denominata “Black Hole” (“Buco nero”). Secondo gli inquirenti, i nove sarebbero implicati in episodi di intralcio alle inchieste sulla malasanità nella parte meridionale del Molise. Secondo il gip Veneziano, gli arrestati avrebbero costituito «un corpo separato, per giunta armato, costituito all’interno di un organismo di polizia giudiziaria, non alle dipendenze funzionali ma contro la Procura della Repubblica impegnata in indagini e procedimenti di particolarissima rilevanza, autogestito, autoreferenziale, soggetto a un vincolo di solidarietà reciproca strutturato su scala gerarchica».
Presso gli uffici di Polizia giudiziaria del Palazzo di Giustizia di Larino, gli inquirenti hanno sequestrato tre computer e due faldoni contenenti documenti.
Angelo Izzo ha ammesso il duplice omicidio di Maria Carmela Maiorano, 48 anni, e della figlia Valentina, 14 anni.
Si è concluso da poco l’interrogatorio all’uomo, avvenuto in carcere a Campobasso di fronte al procuratore generale e agli avvocati difensori dell’uomo. Angelo Izzo avrebbe ammesso di essere lui l’autore del delitto, avvenuto durante il suo stato di semilibertà, ma avrebbe negato di aver compiuto violenza sessuale sulle due donne.
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