Il tenore Salvatore Licitra, universalmente considerato come l’erede di Luciano Pavarotti, è morto nella giornata di ieri a Catania, nell’ospedale dove era stato ricoverato dieci giorni fa a seguito di un incidente stradale, conseguenza a sua volta di un malore.
Licitra, che aveva appena 43 anni, è stato dichiarato morto dai medici nella nottata tra domenica e lunedì. La famiglia ha accettato che gli organi fossero espiantati.
sabato 25 settembre 2010 L’aeroporto di Trapani Birgi da ieri gestisce 40 voli dirottati da Palermo causando un notevole scompenso allo scalo siciliano che si trova a gestire circa 6000 passeggeri.
«La struttura trapanese, dimensionata su un livello di servizio e di capacità oraria di un milione di passeggeri annui, sta operando al ritmo di una aerostazione da 4 milioni di passeggeri annui per garantire tutti i voli dirottati» dice il presidente dell’Airgest, la società di gestione dell’aeroporto «con senso di responsabilità abbiamo accettato i voli dirottati […] e stiamo dando il massimo». D’altronde, l’alternativa sarebbe la cancellazione di tutti i voli dirottati da Palermo, con disagi, forse, maggiori.
Anche allo scalo di Catania, il “Fontanarossa”, la situazione è in emergenza, ma fortunatamente «non si registrano inconvenienti o ritardi importanti». Infatti le difficoltà sono all’esterno dell’aeroporto, perché è molto difficile trovare un autobus per Palermo con tempismo.
Il presidente dell’ENAC comunica che lo scalo di Palermo rimarrà chiuso almeno fino alle 14 di domani. La causa è l’incidente aereo avvenuto ieri, nel quale un Airbus è finito fuori pista con 123 passeggeri a bordo. L’aereo ha tranciato l’antenna dell’Instrument landing system (ILS) che deve essere ripristinata prima di portare di nuovo alla massima funzionalità lo scalo palermitano.
È gay, patente sospesa: 100.000 euro di risarcimento
Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto
Vai a: navigazione, ricerca
sabato 12 luglio 2008
Nel 2001 si è dichiarato gay alla visita di leva, all’ospedale di Augusta. Lo hanno esonerato per «disturbi all’identità sessuale». Danilo Giuffrida, oggi ventisettenne, non si immaginava che questo avrebbe portato alla sospensione della patente. La Motorizzazione ebbe infatti una comunicazione dall’ospedale militare perché il ragazzo «non era in possesso dei requisiti di idoneità psicofisica legalmente richiesti per la condotta di automezzi», quindi doveva essere sottoposto ad un nuovo esame di idoneità psico-fisica.
Ma Giuffrida ha fatto ricorso al Tar di Catania perché l’omosessualità non rientra nella categoria della malattia psichica. Inoltre tramite i legali ha presentato richiesta di risarcimento danni morali di 500 000 euro. Con la sentenza di ieri il Tribunale di Catania ha dato ragione al Giuffrida decretando un ammontare di 100 000 euro di danni più le spese processuali, che saranno pagate dai ministeri delle Infrastrutture e della Difesa.
Commenta l’interessato: «È un passo avanti per i diritti civili perché penso che da oggi quello che è accaduto a me non potrà accadere più» «Mi sono sentito diverso soltanto in quel periodo. Sono stati loro a farmi sentire diverso, mentre io non mi sono mai sentito differente dall’altra gente. E invece in questo caso loro mi hanno fatto proprio sentire come un diverso. Però da questa sentenza vedo che non è cosi: sono loro i diversi».
«Quella emessa dal Tribunale di Catania è la prima sentenza del genere: che punisce il danno esistenziale di una persona che viene discriminata dallo Stato perché omosessuale» ricorda invece il suo avvocato Giuseppe Lipera.
Bennati aveva nel suo palmarès vittorie al Tour e alla Vuelta. Per lui si tratta della prima al Giro.
È Daniele Bennati il vincitore della terza tappa del Giro 2008, da Catania a Milazzo (221 Km alla media oraria di 39,345 Km/h). Il velocista della Liquigas ha preceduto il veterano Erik Zabel della Milram e Danilo Hondo della Diquigiovanni.
Dopo il GPM di Maletto (1° Sella, che consolida il primato in maglia verde), unica asperità di giornata, parte una fuga di cinque uomini, tra i quali Pavel Brutt e Jérémy Roy, già scattato ieri. Questi corridori (4′ vantaggio massimo) sono stati poi ripresi a 30 Km dalla conclusione.
La frazione è stata a dir poco funestata dalle cadute. Poco prima dell’ingresso a Messina, infatti, una caduta in mezzo al gruppo, a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia) coinvolge fra gli altri Riccardo Riccò e Mark Cavendish. La ex maglia ciclamino (andrà a Bennati) riporta un’infrazione all’indice della mano sinistra; tuttavia il vincitore della tappa di Agrigento torna nel plotone dopo pochi chilometri grazie anche al lavoro della Saunier Duval.
Ai meno 20, altra caduta generata da una scivolata di Kirienka della Tinkoff. Coinvolti meno di dieci atleti, tra cui Magnus Backstedt, Davide Rebellin e Bradley McGee. L’australiano della CSC abbandona la corsa: per lui frattura della scapola.
Negli ultimi chilometri tentano scatti Andrea Tonti e Vincenzo Nibali, enfant du pais, entrambi senza esito.
Nella volata finale è Bennati ad imporsi. Nello sprint due corridori, Vanotti e Trussov, sono finiti a terra, apparentemente senza danni.
La maglia rosa resta a Pellizotti. Domani si torna sul continente, con partenza da Pizzo Calabro e arrivo sul lungomare di Catanzaro dopo 183 Km.
Questo articolo è stato archiviato ed è modificabile solo dagli amministratori. Puoi comunque proporre modifiche nella pagina di discussione usando il template {{Modificare pagina protetta}}.
È Daniele Bennati il vincitore della terza tappa del Giro 2008, da Catania a Milazzo (221 Km alla media oraria di 39,345 Km/h). Il velocista della Liquigas ha preceduto il veterano Erik Zabel della Milram e Danilo Hondo della Diquigiovanni.
Dopo il GPM di Maletto (1° Sella, che consolida il primato in maglia verde), unica asperità di giornata, parte una fuga di cinque uomini, tra i quali Pavel Brutt e Jérémy Roy, già scattato ieri. Questi corridori (4′ vantaggio massimo) sono stati poi ripresi a 30 Km dalla conclusione.
La frazione è stata a dir poco funestata dalle cadute. Poco prima dell’ingresso a Messina, infatti, una caduta in mezzo al gruppo, a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia) coinvolge fra gli altri Riccardo Riccò e Mark Cavendish. La ex maglia ciclamino (andrà a Bennati) riporta un’infrazione all’indice della mano sinistra; tuttavia il vincitore della tappa di Agrigento torna nel plotone dopo pochi chilometri grazie anche al lavoro della Saunier Duval.
Ai meno 20, altra caduta generata da una scivolata di Kirienka della Tinkoff. Coinvolti meno di dieci atleti, tra cui Magnus Backstedt, Davide Rebellin e Bradley McGee. L’australiano della CSC abbandona la corsa: per lui frattura della scapola.
Negli ultimi chilometri tentano scatti Andrea Tonti e Vincenzo Nibali, enfant du pais, entrambi senza esito.
Nella volata finale è Bennati ad imporsi. Nello sprint due corridori, Vanotti e Trussov, sono finiti a terra, apparentemente senza danni.
La maglia rosa resta a Pellizotti. Domani si torna sul continente, con partenza da Pizzo Calabro e arrivo sul lungomare di Catanzaro dopo 183 Km.
Risultati odierni
Bennati aveva nel suo palmarès vittorie al Tour e alla Vuelta. Per lui si tratta della prima al Giro.
This text comes from Wikinews. Permission is granted to copy, distribute and/or modify this document under the terms of the GNU Free Documentation License, Version 1.2 or any later version published by the Free Software Foundation; with no Invariant Sections, no Front-Cover Texts, and no Back-Cover Texts. For a complete list of contributors for this article, visit the corresponding history entry on Wikinews.
Rinvenuti due corpi carbonizzati, a Ramacca (Catania)
Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto
Vai a: navigazione, ricerca
lunedì 1 ottobre 2007 Nei dintorni della cittadina catanese di Ramacca, sono stati trovati nel pomeriggio di ieri due corpi carbonizzati. A ritrovare i corpi sono stati i Carabinieri, avvisati da una telefonata anonima al 112. Uno dei due corpi appartiene ad Angelo Santapaola, 44 anni, cugino di “Nitto” Santapaola, mentre l’altro corpo appartiene a Nicola Sedici di 21 anni. Gli investigatori pensano che si tratti di un omicidio di mafia e che la causa sia una ritorsione avvenuta tra clan rivali. Il mese scorso le attività delle cosche erano state oggetto di numerosi controlli da parte delle forze dell’ordine, dopo i numerosi attentati subiti dall’imprenditore Andrea Vecchio.
Questo articolo è stato archiviato ed è modificabile solo dagli amministratori. Puoi comunque proporre modifiche nella pagina di discussione usando il template {{Modificare pagina protetta}}.
Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Catania hanno arrestato il latitante Sebastiano Cannizzaro (53), uno dei boss mafiosi del clan dei Santapaola.
La cattura ha avuto luogo in via Pacinotti, a Mascalucia (CT): Cannizzarro alloggiava all’interno di una villetta nella periferia di Mascalucia, in compagnia della moglie. L’uomo, disarmato, alla vista degli agenti – coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia – non ha opposto resistenza.
Con sentenza passata in giudicato, Cannizzaro era stato condannato all’ergastolo per associazione mafiosa, omicidio plurimo, occultamento di cadavere e porto abusivo d’armi. Tutti i reati furono compiuti nel 1998, nell’ambito dello scontro tra il clan Mazzei ed il clan Santapaola. L’uomo, nel giugno 2007, si era tuttavia sottratto alla giustizia rendendosi irreperibile approfittando della scarcerazione dalla Casa circondariale dell’Aquila, avvenuta per decorrenza dei termini di custodia cautelare.
La latitanza di Cannizzaro era stata oggetto di discussione anche in seno alla Commissione parlamentare Antimafia.
Tre bambini morti: è questo il bilancio di un incidente verificatosi ieri notte al km. 43+170 della A30 Caserta-Salerno, tra Castel San Giorgio e Nocera-Pagani. A provocare il sinistro la guida di un uomo, Stefano Conte, 24 anni, risultato poi positivo al test alcolico, e per questo indagato con dalla magistratura di Nocera Inferiore (SA) con l’accusa di omicidio plurimo colposo. Nel corso degli esami clinici successivi al sinistro, infatti, i sanitari hanno rilevato un tasso alcolemico pari allo 0,7%, superiore allo 0,5% massimo consentito dalla legge.
Il giovane era alla guida di una Audi A3 che ha tamponato un’Alfa 166, a bordo della quale viaggiava la famiglia Molinari, di Mercato San Severino (SA), condotta da Aniello Molinari, imprenditore edile 45enne, affianco alla quale era seduta la moglie, Anna Vassallo. I cugini Gerardo Molinari e Michele Landi, di 10 e 6 anni, sono giunti privi di vita all’ospedale, mentre il fratello di Gerardo, Sabatino, è morto nel corso della notte all’ospedale Santobono di Napoli. In prognosi riservata, il conducente dell’Alfa 166 non è considerato a rischio di vita; solo alcune contusioni sono state riportate dalla moglie.
Altre vittime sulle strade
Sempre ieri, Luca Battiato, 25 ani, originario di Biancavilla (CT), è morto in un altro incidente stradale verificatosi lungo la SS121 Catania-Adrano. Il giovane, in sella alla sua motocicletta, ha perso il controllo del mezzo, impattando contro il guardrail. Sbalzato dal motociclo, il giovane motociclista, riverso a terra, è stato travolto da un’auto, il cui conducente non è riuscito ad evitare il corpo.
Lungo la A14, nel tratto compreso tra Foggia e Cerignola, Safura Yilmaz, 44 anni, di origine turca con passaporto svizzero, è deceduta a seguito di un incidente stradale occorso alle 7.10 di questa mattina. L’auto nella quale viaggiava, condotta dal marito, ha tamponato un camion, uscendo di strada. La donna è morta sul colpo. Ha riportato ferite non gravi il marito. Illeso il conducente dell’autocarro.
Bianchi, pene più severe
In un’intervista al quotidiano Il Messaggero, il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, promette un giro di vite sugli incidenti stradali.
«Presto ci saranno pene e ammende più severe. Se uno è ubriaco e si mette in macchina – ha dichiarato il titolare dei Trasporti – rischia multe da 500 a 2000 euro, rischia la sospensione della patente da tre mesi a un anno, e, se l’incidente è grave, rischia anche l’arresto e il carcere fino a sei mesi. Approvato dalla Camera ora il provvedimento, che fa parte delle norme sulla sicurezza stradale, dovrà andare al Senato».
Questo articolo è stato archiviato ed è modificabile solo dagli amministratori. Puoi comunque proporre modifiche nella pagina di discussione usando il template {{Modificare pagina protetta}}.
Scontri di Catania: confessa l’assassino di Raciti, ha 17 anni, 8 febbraio 2007
Stangata al Catania: resta senza stadio fino al 30 giugno 2007, 14 febbraio 2007
Omicidio Raciti: il 17enne indagato non risponde ai magistrati, 3 marzo 2007
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 17enne indagato per la morte dell’ispettore Filippo Raciti durante l’interrogatorio di garanzia programmato per questa mattina in carcere: «Io continuo a protestarmi innocente – ha dichiarato il giovane -, ma nell’ordinanza che mi avete fatto notificare dalla polizia ho letto che voi non avete preso in considerazione le mie tesi a discolpa rese durante l’interrogatorio alla Procura della Repubblica, allora è inutile parlare».
Questo articolo è stato archiviato ed è modificabile solo dagli amministratori. Puoi comunque proporre modifiche nella pagina di discussione usando il template {{Modificare pagina protetta}}.
Il giudice sportivo, Giampaolo Tosel, ha inflitto una squalifica del campo del Catania Calcio fino al 30 giugno 2007, in seguito ai fatti del 2 febbraio che portarono alla morte del poliziotto Filippo Raciti.
Lo Stadio “Massimino”, già sotto sequestro, resterà pertanto inoperoso fino al termine della stagione di Serie A 2006-07. Inoltre, anche le partite in campo neutro giocate dagli etnei resteranno a porte chiuse per 8 turni. La società, infine, è stata multata di 50.000 Euro.
La sentenza, senza precedenti nel calcio italiano, è stata motivata da un lungo rapporto che mette in particolare evidenza i danni causati dalla sommossa, l’attacco massivo nei confronti della Pubblica Sicurezza e il clima «da guerra» che è costato «la morte dell’ispettore Raciti, il ferimento di 62 appartenenti alle forze dell’ordine […] e di 13 civili».
La partita Catania – Fiorentina, in programma domenica prossima, si disputerà alle ore 15 a Rimini.
La Provincia di Catania, rappresentata da Raffaele Lombardo, ha comunicato che citerà in giudizio la FIGC per ottenere un risarcimento che compenserebbe l’ingente perdita economica dovuta alla chiusura dell’ex Cibali e i danni all’immagine conseguenti.
Questo articolo è stato archiviato ed è modificabile solo dagli amministratori. Puoi comunque proporre modifiche nella pagina di discussione usando il template {{Modificare pagina protetta}}.
Condividi questa notizia:
OkNO
