Decreto dignità: è tempo di incontri e dibattiti
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lunedì 17 settembre 2018
Ad un mese dall’entrata in vigore del decreto dignità, nel testo modificato in sede di conversione in legge degli incontri e dei dibattiti, promossi dalle più diverse organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori, con la partecipazione dei più rinomati studi legali. Il decreto si occupa di una pluralità di argomenti:
- Assunzioni under 35
- Nuova disciplina dei voucher
- Contratti a termine
- Contratti in somministrazione
- Indennità di licenziamento
- Centri per l’impiego
- Contrasto alle delocalizzazioni
- Tutela occupazione con aiuti di Stato
- Contrasto alla ludopatia
- Occupazione nell’istruzione pubblica
- Redditometro e split payment
- Compensazione debiti/crediti della pubblica amministrazione
- Cancellazione normativa sulle SSDL
- Obblighi ministeriali
Su temi così disparati e controversi le posizioni di governo, maggioranza e minoranza parlamentare, associazioni e giuristi sono spesso molto differenziate.
Fonti[]

Su Wikisource puoi trovare D.L. 12 luglio 2018, n. 87 – Disposizioni urgenti per la dignita’ dei lavoratori e delle imprese.
- «Il Decreto Dignità è legge – Incontro, 20 settembre 2018» – Assolombarda,
- «IL DECRETO DIGNITÀ E LA CONVERSIONE IN LEGGE» – Cisl Lombardia,
- «Convegno “Il Decreto Dignità e la conversione in legge”» – Fondazio Gi Group,
October 8, 2014
Jobs Act. In senato si vota la legge delega
Jobs Act. In senato si vota la legge delega
mercoledì 8 ottobre 2014
È solo una legge delega ma c’è stata molta agitazione oggi in Senato dove dalle 16.00 è riunita la seduta presieduta dal presidente Grasso per votare se affidare o meno al governo le competenze per legiferare, con un successivo decreto legislativo. La legge delega è molto vaga riguardo ai particolari articoli da rivedere, ma negli ultimi giorni sia il Presidente del Consiglio, sia il Ministro del Lavoro Poletti hanno parlato direttamente di riformare l’articolo 18, cosa che non è piaciuta ai sindacati e nemmeno alla minoranza del PD, un ulteriore decisione che ha scaldato gli animi è stata la decisione di imporre il voto di fiducia sulla legge. Il governo negli ultimi giorni ha tentato di aprire un dialogo sia coi sindacati sia con la minoranza del partito, i primi non sono rimasti soddisfatti mentre una parte della minoranza del partito ha annunciato di votare a favore, solo i cosiddetti “civatiani” rimangono sostanzialmente contrari, ma probabilmente non parteciperanno al voto.
Invece nella seduta della mattinata in Senato, il presidente Grasso ha espulso dall’aula il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Vito Petrocelli, subito prima di sospendere la seduta e riconvocarla appunto alle ore 16.00.
Fonti[]
- «Jobs act al Senato, fiducia anche su articolo 18. Poletti: “Via reintegro licenziamenti economici”» – repubblica.it, 8 ottobre 2014
- 8 ottobre 2014
May 29, 2011
Datalogic Mobile chiude stabilimento a Treviso: 150 licenziamenti
Datalogic Mobile chiude stabilimento a Treviso: 150 licenziamenti
domenica 29 maggio 2011
Datalogic Mobile, azienda parte del gruppo Datalogic S.P.A. ha comunicato il giorno 27 la chiusura lo stabilimento produttivo di Quinto di Treviso.
I dipendenti hanno occupato la fabbrica dopo il riferimento dell’intenzione dell’azienda di riorganizzare l’organico nel settore mobile. La notizia è stata ricevuta in maniera repentina il giorno in cui i sindacati avevano un incontro per valutare l’andamento dell’azienda.
Sono 95 a tempo indeterminato e 51 precari gli operai e tecnici che, decorso il tempo di legge di 75 giorni, si troveranno senza lavoro.
Risale allo stesso giorno la notizia della chiusura di una parte dello stabilimento di Eugene (Oregon – USA) è stata data dagli organi di informazione americani. In questo caso i posti saltati sono 125, e sono giunte voci di altri 50 nella fabbrica di Trnava (Slovacchia) successivamente.
«II Gruppo si è cosi confermato realtà aziendale di riferimento, in grado di garantire alti standard di vivibilità e attenzione per i propri dipendenti e capace di trovare nella crescita e nella condivisione i valori chiave della propria cultura aziendale.»[1]
Viene giudicata incredibile la decisione presa per motivi “strategici”. Infatti, anche se in crescita e sana, la decisione presa è quella di delocalizzare la produzione a costi estremamente inferiori all’estero anche se, secondo il segretario della Fiom-Cgil Bruno Papignani, è solamente un timore il fatto che in un futuro possa presentarsi una concorrenza maggiore da parte di altre aziende nel campo mondiale.
Tuttora l’occupazione continua, nell’attesa di un incontro tra organizzazioni sindacali e dirigenti che metta in chiaro le conseguenze a cui saranno esposti i lavoratori soggetti al licenziamento incombente.
Fonti[]
- [EN] – Greg Bolt «Datalogic laying off workers – The Eugene high-tech firm says it is shifting production to Vietnam at a cost of about 125 jobs» – The Register-Guard,
- «Datalogic chiude all’improvviso lo stabilimento veneto: licenziate 150 persone» – il Fatto Quotidiano, 27 maggio 2011
- «Datalogic licenzia 150 dipendenti – Fabbrica occupata a Quinto» – La Tribuna di Treviso, 27 maggio 2011
Note[]
- ↑ il Fatto Quotidiano – Datalogic chiude all’improvviso…, fonte cit., citazione dall’articolo.
July 15, 2010
Conegliano: offerto impiego di commessa per 200 euro al mese
Conegliano: offerto impiego di commessa per 200 euro al mese
giovedì 15 luglio 2010
Un’offerta di lavoro a tempo pieno in un negozio di abbigliamento intimo, e fin qui nulla di strano. La sorpresa viene dopo: la retribuzione è infatti di miseri 200 euro al mese, straordinari compresi. Questa la proposta che si sarebbe sentita fare una ragazza di 20 anni, maturità classica in tasca, nella città di Conegliano Veneto, in provincia di Treviso.
A rendere noto l’episodio è stato il padre della ragazza, che si è rivolto indignato al Gazzettino, quotidiano di Venezia, raccontando dell’indecorosa offerta e fornendo anche ulteriori dettagli. La figlia infatti, in cerca di un impiego, si sarebbe presentata ad un’agenzia di lavoro interinale; dopo una selezione le sarebbe stato quindi proposto il posto da commessa nel negozio di intimo, con un contratto a tempo pieno di tre mesi retribuiti a 200 euro netti, sei giorni alla settimana.
Appresa la notizia subito è arrivato un messaggio di indignazione da parte del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi. «Se vera, questa denuncia rappresenta un’ipotesi non solo odiosa ma soprattutto illegale» ha affermato, aggiungendo che «l’episodio si colloca in quel più ampio fenomeno delle illegalità nel lavoro che il Governo sta contrastando attraverso l’integrazione tra i Servizi ispettivi propri e degli enti previdenziali e nuove linee di collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza».
Fonti
- «Treviso. Commessa a 200 euro al mese, Sacconi: «Ora mando gli ispettori»» – Il Gazzettino, 14 luglio 2010
- «Sei giovane e vuoi lavorare? “200 euro al mese e zitta”» – La Provincia, 14 luglio 2010
- 15 luglio 2010
August 7, 2009
USA: disoccupazione a luglio 2009 al 9,4%, migliore delle attese
venerdì 7 agosto 2009
- Borse: chiusura positiva grazie ai dati sulla disoccupazione USA
- USA: disoccupazione a luglio 2009 al 9,4%, migliore delle attese
- Stati Uniti: il Senato conferma la nomina di Sonia Sotomayor come giudice della Corte Suprema
Il Bureau of Labor Statistics ha appena rilasciato il dato sulla disoccupazione negli Stati Uniti d’America a luglio: il tasso di disoccupazione è risultato essere del 9,4%, per un totale di 14,5 milioni di disoccupati. I posti di lavoro persi a luglio nel settore non agricolo sono stato 247mila.
Il consensus presso gli analisti era al 9,6% (e 325mila posti di lavoro persi), peggiore dunque del dato di giugno, che era pari al 9,5%. Forte è stata, quindi, la sorpresa di un risultato ben superiore alle aspettative.
Le borse europee hanno accolto bene questo dato: nel corso della mattinata e fino alle 14:30, ora in cui il dato è stato rilasciato, Milano perdeva 1,60%, mentre si trova ora in territorio lievemente positivo. Ora i riflettori passano su Wall Street, che probabilmente deciderà in che modo le borse chiuderanno la prima ottava di agosto: i future sulla borsa di New York preannunciavano un’apertura all’insegna dell’incertezza.
Fonti
- [EN] – «Employment Situation Summary» – U.S. Bureau of Labor statistics, 7 agosto 2009
- «Agenda del 7 agosto 2009» – SoldiOnLine, 6 agosto 2009
- «Futures in calo, occhi puntati sulla disoccupazione» – Wall Street Italia, 7 agosto 2009
December 28, 2008
Papa Benedetto XVI parla del lavoro: «Assicurare condizioni di lavoro dignitose»
Papa Benedetto XVI parla del lavoro: «Assicurare condizioni di lavoro dignitose»
domenica 28 dicembre 2008
Nel corso della preghiera dell’Angelus, che si celebra ogni domenica, Papa Benedetto XVI ha parlato ai fedeli del lavoro, soffermandosi in particolare sulle conseguenze che la crisi economica sta avendo sui livelli di impiego.
Joseph Ratzinger si è detto «preoccupato per l’aumento di forme di lavoro precario» e ha affermato che bisogna agire affinché «le condizioni lavorative siano sempre dignitose per tutti».
A conclusione dell’Angelus, il pontefice ha ricordato come, «nella notte di Natale di 1968 Papa Paolo VI celebrò la Santa Messa nello stabilimento dell’Italsider, oggi ILVA, di Taranto. Per commemorare quell’evento l’arcivescovo di Taranto (Benigno Luigi Papa, n.d.r.) ha presieduto stamani nel medesimo luogo la Celebrazione eucaristica. A lui e a tutti i lavoratori rivolgo il mio caloroso saluto»
Fonti
- «Dal Papa allarme per i precari “Serve un lavoro dignitoso”» – la Repubblica, 28 dicembre 2008
December 18, 2008
Istat: cresce disoccupazione in Italia
Istat: cresce disoccupazione in Italia
giovedì 18 dicembre 2008

L’Istat ha rilasciato oggi i dati sul mercato del lavoro riguardante il terzo trimestre 2008, ovvero aggiornati al settembre scorso.
Il tasso di disoccupazione è aumentato per la terza volta consecutiva passando dal 5,6% del secondo trimestre al 6,1% di oggi, portandosi a 1.527.000 unità.
Rispetto agli stessi periodi del 2007 è cresciuta l’offerta di lavoro, soprattutto per la componente femminile (+1,9%), e nelle aree del nord e il centro (+1,4% e + 1,3%). Nel mezzogiorno invece i dati sono stati negativi (-0,2%).
Gli occupati nel trimestre giugno-settembre sono 23.518.000, ed il tasso di occupazione che li rapporta alla popolazione (tra i 15 ed i 64 anni) è oggi pari al 59%. Per gli stranieri residenti in Italia lo stesso tasso è del 68,7%.
Fonti
- «Istat: nel terzo trimestre disoccupazione al 6,1%» – il Sole 24 Ore, 18 dicembre 2008
- 18 dicembre 2008
October 31, 2008
Cassa Integrazione alla Piaggio
Cassa Integrazione alla Piaggio
venerdì 31 ottobre 2008
La Piaggio ha ufficializzato la messa in cassa integrazione ordinaria a partire la lunedì 3 novembre di 347 tra operai ed impiegati del proprio stabilimento di Scorzè (VE), Italia, ovvero il sito produttivo dell’ex Aprilia di Noale.
Dopo un breve confronto con le organizzazioni sindacali, concluso con un nulla di fatto, la dirigenza Piaggio ha deciso di procedere unilateralmente alla CIGO informando che la causa è una restrizione del mercato delle due ruote e ad un conseguente stoccaggio di motoveicoli superiore alle 14.000 unità.
Fonti[]
Notizia originale |
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- 31 ottobre 2008
October 2, 2008
Agitazioni dei marittimi contro il decreto di riordino in materia
Agitazioni dei marittimi contro il decreto di riordino in materia
giovedì 2 ottobre 2008
Il mondo marittimo italiano è in agitazione a causa di un decreto firmato dall’ex ministro dei trasporti Alessandro Bianchi il 30 novembre 2007. Decreto relativo alle nuove “qualifiche e abilitazioni per il settore di coperta e di macchina per gli iscritti alla gente di mare”.
In seguito all’entrata in vigore di questo decreto, diversi marittimi, sembra, che abbiano perso il lavoro, non potendo, in base alla nuova legge, navigare con gli attestati posseduti. Inoltre esso ha abolito il titolo di capitano, lasciando inalterato quello di comandante. Ed anche per questo ci sono state proteste dei marittimi.
Questa situazione è iniziata nel gennaio di quest’anno.
Il nuovo sindacato (SDM), composto esclusivamente da marittimi, si è opposto fin dal primo momento a questo decreto, facendo presente a cosa esso avrebbe potuto portare.
Articoli correlati[]
- «Lavoro: i marittimi scrivono a Berlusconi per rivendicare il diritto di voto» – Wikinotizie, 7 settembre 2008
Fonti[]
- «E il decreto Bianchi va!» – (SDM)Sindacato dei marittimi, 1 ottobre 2008
September 7, 2008
Lavoro: i marittimi scrivono a Berlusconi per rivendicare il diritto di voto
Lavoro: i marittimi scrivono a Berlusconi per rivendicare il diritto di voto
domenica 7 settembre 2008
Il Sindacato dei Marittimi, alcuni giorni fa, ha inviato una missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, per sollecitare il Governo sulla questione del diritto di voto ai marittimi, diritto questo non riconosciuto, poiché coloro che lavorano nella navigazione, vivendo per gran parte dell’anno lontano dall’Italia, non ne risultano cittadini.
I marittimi criticano, oltre all’assenza di risposte da parte dell’esecutivo corrente, anche il disinteressamento alla vicenda di Alessandro Bianchi, che durante il Governo Prodi II ricopriva l’incarico di Ministro dei Trasporti, e quella che può essere definita come una “strumentalizzazione” della vicenda da parte di Walter Veltroni, leader del Partito Democratico.
Il sindacato, inoltre, invita tutti i cittadini a partecipare alla protesta, inviando lettere al presidente Berlusconi, e richiamando il parere di Matteo Pollastrini, avvocato dell’istituto dell’Apostolato del Mare, che aveva proposto l’avvio di una petizione in merito.
Fonti[]
- «Voto: un diritto negato anche ad una parte di italiani» – Sindacato dei Marittimi, 2 settembre 2008
- «Marittimi: 35.000 senza diritto di voto» – Sindacato dei lavoratori intercategoriale, 15 aprile 2008
- 7 settembre 2008
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