Giornata di attentati in Iraq: 43 morti tra Baghdad, Kirkuk e la provincia di Diyala
lunedì 28 luglio 2008
Questa mattina, nella capitale irachena Baghdad, sono stati compiuti tre diversi attentati, da tre donne kamikaze, che si sono fatte esplodere tra la folla, in una giornata molto importante per il popolo sciita e nel pieno di un pellegrinaggio.
Nelle esplosioni sono rimaste uccise 28 persone, mentre i feriti sono stati 72. Nello stesso arco di tempo, sono avvenuti altri due attentati, uno a Kirkuk provocando 11 morti e 54 feriti, mentre l’altro nella provincia del Diyala, uccidendo 4 civili, tra cui una donna.
Già nella giornata di ieri, un commando aveva aperto il fuoco nella zona meridionale della città, uccidendo 7 pellegrini. I festeggiamenti per l’anniversario della morte di Moussa Al Kadhim si protrarranno per tutta la giornata di oggi e continueranno per tutta la giornata di domani, ed è per questo che sono state impiegate maggiori misure di sicurezza. Tre anni fa, in occasione degli stessi festeggiamenti, furono uccise tra la confusione circa mille persone, soltanto perché s’era diffusa la voce che un kamikaze si sarebbe fatto esplodore su un ponte, tra migliaia di persone.
Fonti
- «Donne kamikaze tra i pellegrini. 28 morti, oltre novanta feriti» – La Repubblica, 28 luglio 2008
January 25, 2007
Iraq: autobomba a Baghdad, 20 morti
Iraq: autobomba a Baghdad, 20 morti
Baghdad, giovedì 25 gennaio 2007
Un’autobomba è esplosa in un mercato di un quartiere nel centro di Baghdad in Iraq nella quale sono rimaste uccise 20 persone e ferite almeno altre 18. Lo ha reso noto la polizia locale mentre l’agenzia irachena Nina parla di soli due morti.
L’ esplosione ha distrutto decine di finestre a molta distanza ed ha prodotto una grande colonna di fumo nero. Subito seguita da sparatorie con armi leggere, l’ esplosione nel mercato è stata una delle tante che si sono avute e che orma si hanno nella capitale. Alcune di queste hanno causato l’innesco di sirene e segnali d’ allarme anche nella superprotetta Zona Verde, in cui risiedono sedi diplomatiche ed edifici governativi.
Fonte
- «Autobomba a Baghdad: 20 morti e 18 feriti» – ANSA, 25 gennaio 2007
- 25 gennaio 2007
August 3, 2006
Baghdad: bomba al campetto, molti bambini morti
Baghdad: bomba al campetto, molti bambini morti
Baghdad, 3 agosto 2006

Una bomba è esplosa durante una partitella fra bambini nella zona sudovest di Baghdad, in Iraq. Almeno dodici persone sono morte e altre 14 sono rimaste ferite, in larga parte bambini. L’attentato era probabilmente diretto verso il vicino commissariato di polizia. I bambini, infatti, stavano giocando a calcetto nel giardino antistante il commissariato, quando sono esplosi due ordigni artigianali che hanno provocato la strage di bambini.
Nel tardo pomeriggio sono morti altri tre bambini che giocavano a calcio, stavolta a Doura: sembra che un colpo di mortaio sia esploso proprio nel luogo in cui i bimbi stavano giocando.
Fonti
- «Bombe esplodono alla partitella, è strage di bambini a Bagdad» – la Repubblica, 2 agosto 2006
- 3 agosto 2006
June 8, 2006
Baghdad: esplodono due bombe
Baghdad: esplodono due bombe
Baghdad, 8 giugno 2006

Una moschea di Baghdad
Dopo l’annuncio dell’uccisione di Al Zarqawi, viene comunicata anche l’avvenuta esplosione di due bombe a Baghdad. La prima bomba, da quanto è stato riferito dalle autorità locali, esplosa sul ciglio della strada del quartiere orientale di Nuova Baghdad, ha provocato la morte di 15 persone e il ferimento di 28. La seconda, esplosa invece nella zona est di Baghdad, destinata a una pattuglia della polizia, ha provocato la morte di 2 persone e il ferimento di altre 8.
Fonti
- «Iraq, bombe uccidono 15 persone a Baghdad» – Reuters Italia, 8 giugno 2006
- 8 giugno 2006
April 7, 2006
Iraq: attentato contro una moschea. 60 morti
Iraq: attentato contro una moschea. 60 morti
Baghdad, 7 aprile 2006

60 morti e 200 feriti: questo è il bilancio, ancora provvisorio, di un attentato suicida avvenuto stamattina a Baghdad, capitale dell’Iraq.
Lo scenario è stato quello della moschea sciita di Buratha, all’interno della quale – secondo fonti di polizia – tre kamikaze si sarebbero fatti esplodere contemporaneamente, al termine della preghiera del venerdì. Diversa la versione di alcuni testimoni, che hanno parlato dell’esplosione di numerosi colpi di mortaio.
Fonte[]
- «Iraq, attentato contro moschea: almeno 60 i morti» – AdnKronos, 7 aprile 2006
- 7 aprile 2006
November 19, 2005
Iraq, autobomba in un mercato a Bagdad
Iraq, autobomba in un mercato a Bagdad
Baghdad, 19 novembre 2005
Questa mattina un’autobomba si è fatta esplodere in un mercato nella zona sud di Baghdad. I soccorritori hanno trasportato i feriti all’ospedale di Al-Kindi. Il bilancio delle vittime, undici morti e quindici feriti, secondo le autorità potrebbe aggravarsi. Questo attentato suicida ne segue altri tre messi a punto nella giornata di ieri, attentati nei quali hanno perso la vita ben ottantuno persone e ne sono rimaste ferite un centinaio.
Intanto il Governo americano ha bocciato a stragrande maggioranza la proposta avanzata nei giorni scorsi dal Parlamento, durante la visita del presidente George W. Bush, di ritiro delle truppe entro la prossima primavera. Nel frattempo anche in Gran Bretagna si comincia a parlare di ritiro.
Fonti
- «Iraq: doppio attentato, almeno 48 morti» – Corriere della Sera, 19 novembre 2005
- 19 novembre 2005
October 19, 2005
Iraq processo a Saddam prima udienza 2005
Iraq processo a Saddam prima udienza 2005
Baghdad, 19 ottobre 2005
Iniziato il processo contro Saddam Hussein
Oggi è iniziato il processo contro Saddam Hussein e di altre sette imputati per il massacro compiuto nel 1982, quando furono uccise 143 persone, dopo che Saddam era sfuggito ad un attentato nella cittadina di Dujail.
La prima udienza, tenutasi a Baghdad, è durata 3 ore. La seconda udienza è stata rimandata al 28 novembre, su richiesta della difesa.
Oltre a Saddam, gli altri imputati sono:
- Taha Yassin Ramada, vicepresidente
- Awad Hamed al Bandar, ex-giudice della Corte Rivoluzionaria
- Barzan Ibrahim al Tikriti, capo dei servizi segreti e fratellastro di Saddam
- Abdullah Kazim, funzionario del Baath
- Mizhar Abdullah Ruwayyid, funzionario del Baath
- Ali Dayim Ali, funzionario del Baath
- Mohammed Azawi, funzionario del Baath
Presidente della corte è Rizgar Amin, un curdo, l’unico dei 5 magistrati che si sia fatto inquadrare dalle telecamere che hanno seguito il processo in differita.
All’uscita, il difensore di Saddam, Khalil Al Dulaimi dice: «Il presidente è forte. Sa di essere innocente. E l’ha dimostrato al mondo».
Il processo è iniziato alle 12,24 locali. Di seguito il resoconto stenografico del dialogo tra Saddam e il giudice Amin.
Hussein: «Chi combatte per la causa di Dio sarà vittorioso. Io sono alla mercé della volontà di Dio, il più potente …».
Amin: «Signor Saddam, la prego di comunicare la sua identità, il suo nome, il suo rango e la sua professione. Lei ha abbastanza tempo, lei avrà abbastanza tempo per affermare quello che desidera e per esprimere la sua opinione. Ma questa corte ha una procedura e noi siamo tenuti a seguirla».
Hussein: «Chi sei tu? Voglio sapere qual’è il tuo ruolo».
Amin: «Noi siamo la Corte penale irachena. Dunque, per cortesia, risponda: queste formalità non hanno nulla a che fare con lei».
Hussein: «Mi hanno fatto attendere per ore e non mi è stato concesso di portare carta e penna, perché perfino le penne fanno paura ora. Non nutro nessun risentimento per nessuno di voi. Ma mi rifaccio ai miei diritti e al rispetto che devo agli iracheni che mi hanno eletto. Non rispondo a questa cosiddetta corte, con tutto il rispetto per chi ne fa parte. E mi riservo i diritti costituzionali di presidente della Repubblica dell’Iraq, non seguirò … Non riconosco né l’entità che via mandato e autorizzato né l’occupazione perché tutto quello che è basato sulla falsità è falsità… Hai mai fatto il giudice prima d’ora?».
Amin: «Non c’è spazio per simili argomenti in questa corte».
Hussein: «Sono in questa corte militare dalle 2 e mezza di stanotte e dalle 9 del mattino sono qui che vi aspetto con il mio vestito migliore. Tu sai chi sono, sento dal tuo accento che sei iracheno e dunque sai molto bene chi sono io, sai che non mi stanco e che non mi arrendo».
Amin: «Sono qui per chiederle formalmente della sua identità. Un giudice non può contare sulle proprie conoscenze personali».
Hussein: «Ho risposto a questa domanda per iscritto e te l’ho fatta avere».
Saddam continua a rifutarsi di dare le proprie generalità.
Amin: «Voi siete Saddam Hussein Al Majid, ex presidente dell’Iraq».
Hussein, alzandosi in piedi: «Io ho detto che sono il presidente dell’Iraq. Non ho detto di essere stato deposto, non potete farmi dire ciò che non dico. Per rispetto al glorioso popolo iracheno, rifiuto di rispondere perché questo tribunale è illegale».
Il giudice parla quindi a Al Bandar e poi a Ramadam.
Successivamente rivolge a tutti le accuse.
Amin: «Siete accusati di torture, attività criminali come gruppo di individui in associazione, uccisioni deliberate e premeditate».
Poi torna a parlare con Saddam.
Amin: «Signor Saddam, vada avanti. Lei si dichiara colpevole o innocente?».
Hussein: «Ho detto quello che ho detto. Non sono colpevole. Sono innoncente».
Alla stessa domanda rispondono gli altri imputati del processo, dichiarandosi innocenti:
Mohammed Ali: «Sono innocente, a Dio piacendo».
Barzan: «Sono innocente, signor giudice».
Quindi il giudice aggiorna l’udienza al 28 novembre.
Notizie precedenti
- Iraq Fissata data per il processo a Saddam Hussein 2005, 2 settembre 2005
Fonti
- ««Imputato, dica il suo nome»» – Corriere della Sera, 21 ottobre 2005
- «Iraq. Processo a Saddam, il rais non riconosce il tribunale: ‘Rispondo al popolo iracheno’. Seconda udienza il 28/11» – RaiNews24, 19 ottobre 2005
- 19 ottobre 2005
September 27, 2005
Abu Azzam ucciso a Baghdad
Abu Azzam ucciso a Baghdad
Baghdad, 27 settembre 2005
Secondo quanto riportato alle agenzie da fonti ufficiali irachene e statunitensi in un’operazione congiunta di iracheni ed americani Abu Azzam, il numero due di Al-Qaeda, al cui capo c’è Abu Musab al-Zarqawi è stato ucciso con colpi d’arma da fuoco.
Secondo quanto riferito, ma le versioni sono ancora difformi perfino sull’ora dell’accaduto, l’operazione mirava al suo arresto. Una “soffiata” da parte di un iracheno aveva fornito l’informazione di dove si trovava. Sempre secondo le versioni fornite Abu Azzam avrebbe aperto il fuoco a cui le truppe avrebbero risposto e Abu Azzam sarebbe stato colpito da un proiettile sparato in questa risposta.
Secondo alcune fonti la morte potrebbe risalire a ieri.
Le autorità statunitensi continuano a ricercare al-Zarqawi ed offrono una tagli di 25 milioni di dollari.
Fonti
- [EN] – «Zarqawi’s number two ‘shot dead’» – BBC, 27 settembre 2005
- «Ucciso numero due Al Qaida in Iraq» – Ansa, 27 settembre 2005
- «Numero 2 di al Qaeda in Iraq ucciso in blitz a Baghdad» – Reuters Italia, 27 settembre 2005
- 27 settembre 2005
August 31, 2005
Centinaia di morti a Baghdad, schiacciati dalla folla in fuga
Centinaia di morti a Baghdad, schiacciati dalla folla in fuga
Baghdad, 31 agosto 2005
È stato la più grande tragedia accaduta in Iraq nel dopo Saddam: 965 morti e 465 feriti. È successo oggi 31 agosto 2005 fuori dalla moschea di Khadmiya a Baghdad, dove le vittime sono state schiacciate in mezzo alla folla che cercava di fuggire, al ritorno dalla celebrazione per la ricorrenza della morte di Musa Al-Kadhim, ottavo dei 12 imam sciiti.
In particolare il maggior numero delle morti sembra si siano verificate sul ponte sul fiume Tigri dove la gente, accalcandosi, è caduta nel fiume con un salto di oltre 10 metri.
Sembrerebbe che all’origine della massiccia fuga della folla si fosse sparsa la notizia della presenza di un attentatore suicida. Attualmente questa versione non è confermata, tanto meno si hanno notizie sulla reale presenza dell’attentatore.
Bisogna tenere presente che prima della cerimonia erano stati esplosi dei colpi di mortaio sulla folla uccidendo almeno 16 persone.
Fonti
- «Some 600 Iraqis die in stampede-ministry source» – Reuters, 31 agosto 2005
- «Hundreds killed in Iraq stampede» – AFP, 31 agosto 2005
- «300 Killed in Iraq Bridge Stampede» – AP, 31 agosto 2005
- «Hundreds dead in Baghdad stampede» – BBC, 31 agosto 2005
- «635 dead in Baghdad stampede» – CNN, 31 agosto 2005
- 31 agosto 2005
June 12, 2005
Liberata in Iraq la giornalista francese Florence Aubenas
Liberata in Iraq la giornalista francese Florence Aubenas
Baghdad, 12 giugno 2005
La giornalista del quotidiano francese Liberation, Florence Aubenas, e la sua guida irachena, Hussein Hanoun, sono stati liberati ieri pomeriggio a Baghdad dopo cinque mesi di prigionia in Iraq. Lo confermano fonti ufficiali del Ministero degli Esteri francese. La Aubenas sarebbe in viaggio in aereo mentre Hanoun ha già fatto ritorno dai suoi familiari a Baghdad.
Fonti
- «Iraq: Francia, Aubenas e Hanoun liberati» – ANSA, 12 giugno 2005
- «Iraq, liberata Florence Aubenas» – Adnkronos, 12 giugno 2005
- «Iraq, liberata la reporter Aubenas» – Tgcom, 12 giugno 2005
- «Iraq, liberata Florence Aubenas» – Corriere della Sera, 12 giugno 2005
- «Florence Aubenas è libera accolta a Parigi da Chirac» – la Repubblica, 12 giugno 2005
- 12 giugno 2005
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