Mossa a sorpresa di Silvio Berlusconi, leader dell’opposizione, che questa mattina, intervenendo telefonicamente alla trasmissione Panorama del Giorno, su Canale 5, ha annunciato che i due maggiori partiti di centro-destra, Forza Italia e Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini, confluiranno nel Popolo delle Libertà, il nuovo soggetto politico nato nel dicembre scorso, da una decisione unilaterale di Berlusconi, ma che ora unirà due partiti, e, sempre secondo Berlusconi, «non solo Fi e An, il progetto è aperto anche all’Udc e agli altri partiti più piccoli».
Rimane, comunque, l’alleanza con la Lega Nord, che diverrà però un alleato federale; il Cavaliere ha infatti detto che «per la sua posizione di partito territoriale, radicato in una certa parte del Nord soprattutto, si federerà con il Popolo della libertà».
E i due partiti confluenti rinunceranno ai loro simboli, in favore di quello unico del Pdl, come annunciato in trasmissione dallo stesso leader della Casa delle Libertà.
Ma non solo: Berlusconi, in una sorta di annuncio elettorale, ha detto che, qualora vincesse le elezioni del 13-14 aprile, porterà a Palazzo Chigi una squadra di governo di 60 persone, 12 ministri e i restanti sottosegretari, e farà adottare un provvedimento per il dimezzamento del numero di deputati e senatori.
La “fusione” dei due grandi partiti della coalizione ha però suscitato aspre polemiche nei rappresentanti di Lega Nord e UDC: il centrista Lorenzo Cesa, infatti, ha minacciato che, qualora questa operazione andasse in porto, il suo partito sarebbe disposto a lasciare la Cdl e presentarsi da solo, mentre il leghista Roberto Maroni ha definito il confluire nel Pdl «un errore».
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Benedetto XVI ad aprile negli USA, parlerà all’ONU
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venerdì 8 febbraio 2008
Papa Benedetto XVI
Papa Benedetto XVI sarà in visita ufficiale negli Stati Uniti d’America dal 15 al 20 aprile prossimi. Lo annuncia la Santa Sede nel bollettino odierno, pubblicando un resoconto delle tappe del pontefice.
Ratzinger partirà dall’Aeroporto Leonardo da Vinci martedì 15 aprile alla volta di Washington, capitale degli USA, nella quale rimarrà fino al venerdì, per poi trasferirsi a New York, dalla quale ripartirà lunedì 21 aprile alla volta dell’Italia, atterrando all’Aeroporto Giovan Battista Pastine di Ciampino.
Tra gli impegni più importanti e significativi, l’incontro alla Casa Bianca con il presidente George W. Bush, il giorno dell’81° compleanno del papa, la visita a Ground Zero, dove dedicherà un momento di preghiera in memoria delle vittime dell’11 settembre 2001, prima volta per un pontefice, e soprattutto il discorso davanti all’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Il pontefice inoltre incontrerà il clero americano presso la Basilica dell’Immacolata Concezione di Washington (la chiesa nella quale è conservata l’ultima tiara indossata da un pontefice, Paolo VI), parlerà all’Università Cattolica d’America (chiamata spesso la piccola Roma) e terrà un incontro con 200 rappresentanti delle varie confessioni religiose.
Il 19 aprile, terzo anniversario dell’elezione al soglio papale, Benedetto XVI celebrerà una messa per 2 mila tra sacerdoti e suore, per poi partecipare, nel pomeriggio, ad un incontro con oltre 10.000 giovani a St. Patrick.
Giornata finale, domenica 20, con una messa allo Yankee Stadium, nel quartiere del Bronx, davanti a 60.000 persone.
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Annuncio di Berlusconi: “FI e AN confluiranno nel Pdl”
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venerdì 8 febbraio 2008
Silvio Berlusconi
Mossa a sorpresa di Silvio Berlusconi, leader dell’opposizione, che questa mattina, intervenendo telefonicamente alla trasmissione Panorama del Giorno, su Canale 5, ha annunciato che i due maggiori partiti di centro-destra, e Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini, confluiranno nel Popolo della Libertà, il nuovo soggetto politico nato nel dicembre scorso, da una decisione unilaterale di Berlusconi, ma che ora unirà due partiti, e, sempre secondo Berlusconi, «non solo Fi e An, il progetto è aperto anche all’Udc e agli altri partiti più piccoli».
Segui lo Speciale sulle Elezioni politiche italiane del 2008 su Wikinotizie.
Rimane, comunque, l’alleanza con la Lega Nord, che diverrà però un alleato federale; il Cavaliere ha infatti detto che «per la sua posizione di partito territoriale, radicato in una certa parte del Nord soprattutto, si federerà con il Popolo della Libertà».
E i due partiti confluenti rinunceranno ai loro simboli, in favore di quello unico del Pdl, come annunciato in trasmissione dallo stesso leader della Casa delle Libertà. Ma non solo: Berlusconi, in una sorta di annuncio elettorale, ha detto che, qualora vincesse le elezioni del 13-14 aprile, porterà a Palazzo Chigi una squadra di governo di 60 persone, 12 ministri e i restanti sottosegretari, e farà adottare un provvedimento per il dimezzamento del numero di deputati e senatori.
La “fusione” dei due grandi partiti della coalizione ha però suscitato aspre polemiche nei rappresentanti di Lega Nord e UDC: il centrista Lorenzo Cesa, infatti, ha minacciato che, qualora questa operazione andasse in porto, il suo partito sarebbe disposto a lasciare la Cdl e presentarsi da solo, mentre il leghista Roberto Maroni ha definito il confluire nel Pdl «un errore».
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